Qualità della normazione

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Il 14 dicembre 2021 il Senato della Repubblica ha approvato, dopo vari passaggi, una proposta di riforma che andrebbe ad inserire nel Codice penale un titolo VIII-bis intitolato “Dei delitti contro il patrimonio culturale”. Attualmente il progetto di legge è stato trasmesso alla Camera (n. 893-B) dove è oggetto di esame da parte della Commissione Giustizia.

Con sentenza pubblicata in data 24 agosto 2022, la Corte Suprema di Cassazione Sezione Unite Civili si è pronunciata sul sensibile tema dello status civitatis italiano, con particolare riguardo alla questione concernente la possibile configurazione di una “rinuncia tacita” della cittadinanza da parte degli italiani emigrati in Brasile e sottoposti alla naturalizzazione di massa alla fine del diciannovesimo secolo, attesi i riflessi sulla linea di trasmissione dei discendenti.

Si premette che la vicenda in oggetto ha rappresentato l’occasione per la Corte di legittimità per offrire una puntuale ricostruzione storica circa la natura giuridica e il valore sottesi al concetto di cittadinanza, e le caratteristiche immanenti e i risvolti derivanti dall’acquisizione, mantenimento o perdita dello status di cittadino italiano.

 

Il 29 aprile 2022 la Germania ha avviato un nuovo procedimento contro l’Italia davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG). Come si legge nell’Application instituting proceedings and request for the indication of provisional measures. Certain questions of jurisdictional immunity and enforcement of judgements, Federal Republic of Germany v. Italian Republic (https://www.icj-cij.org/en), la Germania sostiene che, nonostante la pronuncia della CIG di dieci anni fa, nel caso che aveva visto contrapposti i due paesi nella stessa materia delle immunità giurisdizionali (CIG, Jurisdictional immunities of the State (Germany v. Italy: Greece intervening)), dal 2012 le corti interne italiane hanno continuato ad accogliere ricorsi contro la Germania (in merito a richieste di risarcimento dei danni nei confronti delle vittime di violazioni gravi del diritto internazionale umanitario commesse dal Terzo reich fra il 1943 e il 1945) in violazione dell’immunità cognitiva ed esecutiva (visto che si è prospettato il sequestro di alcuni immobili tedeschi situati a Roma per dare esecuzione alle sentenze italiane) di quest’ultima.

Il 26 agosto 2022 il Comitato ONU sui diritti delle persone con disabilità (Committee on the Rights of Persons with Disabilities) ha adottato la decisione sul caso M.S.B. c. Italia. La ricorrente, la signora Maria Simona Bellini, si era rivolta al Comitato presentando una comunicazione il 28 marzo 2017, lamentando la violazione da parte dell’Italia dei diritti sanciti nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD, 2006) sia nei propri confronti che nei confronti della figlia e del partner di quest’ultima, entrambi persone con disabilità, e a cui M.S.B. prestava assistenza continuativa.

Con la legge 14 giugno 2021, n. 14, l’Italia ‘autorizza’ l’istituzione della zona economica esclusiva (ZEE).

Nonostante  avesse ratificato la Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare con la legge del 2 dicembre 1994, n. 689, infatti, l’Italia non aveva ancora provveduto ad istituire tale zona marittima di giurisdizione sovrana oltre il limite esterno del proprio mare territoriale, che ai sensi della Convenzione non viene infatti attribuita direttamente dal diritto internazionale allo Stato costiero ma necessita di un atto unilaterale da parte di quest’ultimo che ne proclami l’istituzione.

È da precisare che la legge “autorizza” l’istituzione della ZEE, ma questa verrà proclamata “con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale” (art. 1(2) della legge).

Tale decisione ha dei risvolti per gli interessi del paese estremamente rilevanti.

Osservatorio sulle fonti

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