Fonti dell'Unione europea

Rubriche

XVII leg., A.C. 2613

Motivi della segnalazione

Il Senato della Repubblica l’8 agosto 2014 ha approvato in prima deliberazione il disegno di legge costituzionale recante Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Il disegno di legge è stato trasmesso alla Camera dove è iniziata la discussione generale in Commissione Affari costituzionali (A.C. 2613).

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (1° luglio-31 ottobre 2014) si segnala principalmente l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge di revisione della Costituzione, ora in discussione alla Camera (A.C. 2613), volto a superare il bicameralismo paritario. Per quanto qui interessa, paiono meritevoli di segnalazione le disposizioni in esso contenute riguardanti i raccordi con l’Unione europea.

Nel contesto del nuovo bicameralismo non più paritario prefigurato nella riforma costituzionale, il disegno di legge individua tra le specifiche funzioni del Senato della Repubblica quella di «esercita[re] funzioni di raccordo tra l’Unione europea, lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica» (per alcuni giudizi espressi dalla dottrina sul punto, cfr. infra la relativa scheda).

A.C., Risoluzione Speranza ed altri 6-00056

Allegato A Resoconto stenografico seduta Camera dei deputati 19 marzo 2014, n. 193

A.S., Risoluzione Zanda ed altri 6-00042

Allegato A Resoconto stenografico seduta Senato della Repubblica 19 marzo 2014, n. 213

Motivi della segnalazione

Il 19 marzo 2014 il Presidente del Consiglio dei ministri ha reso comunicazioni alla Camera ed al Senato in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20-21 marzo 2014 avente ad oggetto i temi della competitività, della crescita e dell’occupazione, nonché le vicende della crisi ucraina. A ciò si sono aggiunte alcune riflessioni del Presidente del Consiglio sullo stato dell’economia e della finanza pubblica italiana (tema indirettamente oggetto del Consiglio europeo stesso). Al termine delle comunicazioni del Presidente del Consiglio, la Camera dei deputati (con la risoluzione Speranza ed altri 6-00056) ed il Senato della Repubblica (con la risoluzione Zanda ed altri 6-00042) hanno approvato alcuni indirizzi rivolti al Governo in vista del Consiglio europeo.

Introduzione

1. Il 1° luglio 2014 l’Italia ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione europea. In tale quadro sembrano meritevoli di particolare menzione nel quadrimestre esaminato (1° marzo-30 giugno 2014) le risoluzioni adottate da Camera e Senato sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 26 e 27 giugno 2014 e sulle linee programmatiche del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea (cfr. infra la relativa scheda). Il peculiare contesto nel quale si viene a collocare il semestre di presidenza italiana (che giunge dopo le prime elezioni per il Parlamento europeo svoltesi dopo il diffondersi in Europa della crisi economica nel 2010-2011) e l’annuncio da parte del Presidente del Consiglio di voler contribuire ad imprimere una svolta nell’azione dell’Unione europea avente ad oggetto le politiche economiche e di bilancio degli Stati membri, paiono rendere particolarmente significativi gli indirizzi che le Camere hanno rivolto al Governo nell’approvare le due risoluzioni.

Osservatorio sulle fonti

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