Qualità della normazione

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Con delibera del Consiglio dei Ministri del 18 gennaio 2013 il Governo ha provveduto ad impugnare la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 30 del 2012 intitolata "Adeguamento del bilancio di previsione per l'anno 2012 agli obiettivi complessivi di politica economica e di contenimento della spesa pubblica previsti dal decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario). Modifiche a disposizioni legislative".

Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, ai sensi dell'art. 28 dello Statuto speciale, ha impugnato, in data 7 gennaio 2013, un articolo del disegno di legge n. 58 dal titolo "Norme in materia di personale. Disposizioni contabili.", approvato dall'Assemblea regionale siciliana il 30 dicembre 2012.

In particolare, oggetto della censura è l'art. 1, comma 1; i parametri di costituzionalità invocati sono gli articoli 117, comma 2, lett. l), 3 e 97 della Costituzione.

La disposizione impugnata ha a oggetto la proroga di contratti di personale a tempo determinato, "autorizzando sino al 30 aprile 2013 la proroga dei contratti di lavoro in essere alla data del 30 novembre 2012, eccezion fatta per quelli relativi al personale già alle dipendenze dei dipartimenti regionali soppressi, ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge regionale 9 maggio 2012, n. 26, previo accordo decentrato con le organizzazioni sindacali rappresentative del settore interessato e previa verifica della imprescindibile esigenza del fabbisogno di risorse umane da parte dei dirigenti generali, nel rispetto del combinato disposto delle disposizioni di cui alle leggi statali in materia di proroga di rapporti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni e di cui all'art. 14, commi 24 bis e 24 ter del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modifiche ed integrazioni, con riserva di utilizzazione delle stesse risorse umane anche da parte dei soggetti attuatori delle ordinanze nei settori della protezione civile, dei rifiuti e dell'ambiente, con priorità rispetto all'utilizzazione di personale non dipendente dalla Regione."

Dopo la proposta di riforma organica del regolamento del Senato presentata a prima firma del sen. Zanda all’inizio della XVII legislatura (v. la segnalazione pubblicata nel n. 2/2013 della rivista), sono state depositate ulteriori proposte di riforma complessiva del regolamento di questa Camera: l’8 agosto 2013, la proposta di modificazione a prima firma della sen. Lanzilotta, Doc. II n. 8 (contestualmente scorporata anche in sette proposte di modifica, ciascuna riguardante un diverso istituto: Doc. II nn. 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15), volta, tra le altre cose, a ridefinire il numero e le competenze delle commissioni permanenti, a valorizzare nelle procedure parlamentari le iniziative legislative regionali e popolari, ad istituire l’Ufficio parlamentare di bilancio ai sensi della l. cost. n. 1 del 2012, e a vietare l’apposizione delle questione di fiducia sui maxi-emendamenti; il 25 settembre 2013, la proposta di modificazione del regolamento concernente “Adeguamento del Regolamento del Senato alle esigenze di governabilità del Paese”, Doc. II n. 19, diretta, in particolare, a ridefinire le attribuzioni dei membri del Consiglio di Presidenza, i criteri per la formazione e la composizione dei gruppi parlamentari e della Giunta delle elezioni, ad istituire, anche presso questo ramo del Parlamento, il Comitato per la legislazione, ad accrescere la pubblicità dei lavori parlamentari e delle votazioni, ad aggiornare le norme sull’istruttoria legislativa, la tempistica per l’approvazione dei disegni di legge, specie di quelli dichiarati urgenti, e le procedure finanziarie, ad inasprire la disciplina sul vaglio di ammissibilità degli emendamenti; infine, il 17 ottobre 2013, la proposta di modificazione a prima firma del sen. Bruno (il cui testo non è stato ancora pubblicato).

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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