- enrico albanesi
- Raccordi parlamentari Italia-Ue
La Corte costituzionale individua «la lunga interlocuzione con le istituzioni dell’Unione europea» come «fattore» per valutare la violazione delle prerogative costituzionali dei parlamentari nel procedimento legislativo (1/2019)
Corte cost., ordinanza 8 febbraio 2019, n. 17
Motivi della segnalazione
Nell’ordinanza n. 17 dell’8 febbraio 2019, la Corte costituzionale ha riconosciuto per la prima volta la legittimazione attiva del singolo parlamentare a sollevare conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato a tutela delle proprie prerogative costituzionali. La Corte ha tuttavia precisato come, dal punto di vista oggettivo, tale legittimazione debba essere rigorosamente circoscritta, risultando possibile un sindacato solo su quei «vizi che determinano violazioni manifeste delle prerogative costituzionali dei parlamentari», che siano quindi «rilevabili nella loro evidenza già in sede di sommaria delibazione» (punto 3.5 del Considerato in diritto).