Fonti delle Regioni ordinarie

Rubriche

Dall’inizio della XVII legislatura, buona parte delle proposte di modificazione dei regolamenti delle due Camere che hanno ad oggetto aggiornamenti puntuali della disciplina regolamentare si pongono come obiettivo l’aumento della trasparenza delle procedure e il rafforzamento dell’accountability delle istituzioni rappresentative.

Presso la Camera dei deputati si estende la prassi del crescente ricorso ai pareri della Giunta per il regolamento che, in attesa di addivenire all’approvazione di modifiche del regolamento, adotta “procedure sperimentali”, basate su una innovativa interpretazione del disposto regolamentare. Nella seduta del 26 giugno 2013 la Giunta ha disposto l’introduzione di due nuove procedure di questo tipo.

Si segnala che la Corte di cassazione, a Sezione Unite civili , ha sollevato questione di legittimità costituzionale in relazione all'art. 12 del regolamento del Senato della Repubblica, nella parte in cui attribuisce al Senato I'autodichia sui propri dipendenti, per contrasto con gli artt. 3, 24, 102, secondo comma, 111, commi primo, secondo e settimo, e 113, primo comma, della Costituzione.

Nella seduta del 24 aprile 2013 l'Assemblea del Senato ha approvato – con 182 voti favorevoli e il voto contrario dei gruppi LN-Aut e M5S – una disposizione transitoria al Regolamento interno, la quale permette – limitatamente alla XVII legislatura – che in seno al Consiglio di Presidenza siano rappresentati tutti i Gruppi parlamentari «costituiti alla data di entrata in vigore della presente disposizione transitoria».

Con un comunicato del 30 aprile 2013, il Quirinale ha informato che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del Segretario generale Donato Marra, ha provveduto alla nomina dei consiglieri del Presidente per il secondo settennato. Nella comunicazione, assume rilievo il fatto che il Presidente della Repubblica, con proprio decreto adottato su proposta del Segretario generale, abbia provveduto a ridurre nella misura del 15% l'indennità di funzione del Segretario generale, del 12% i compensi dei Consiglieri del Presidente della Repubblica, e del 5% le indennità previste per il personale comandato e distaccato.
Tali misure si inseriscono all'interno di un quadro già delineato in sede di Nota illustrativa per il bilancio preventivo 2013, nella quale, fra l'altro, la Presidenza dichiara di aver posto in essere sia misure «adottate autonomamente dal Segretariato generale» sia le «misure attuative delle manovre finanziarie adottate dai Governi nel periodo 2010-2012». Quest'ultime misure hanno trovato applicazione all'interno dell'ordinamento della Presidenza della Repubblica attraverso decreti del Presidente della Repubblica, adottati su proposta del Segretario generale (cfr., a tal proposito, Nota sulle nuove economie al Quirinale, del 28 dicembre 2010; Il Quirinale restituisce 15 milioni di euro nel triennio 2011 – 2013, del 30 luglio 2011).

Si apprende, infine, che sono allo studio ulteriori misure per ridurre le spese del Segretariato generale e, in particolare, gli oneri relativi al personale, previa consultazione delle Organizzazioni sindacali.

L'Ufficio di Presidenza della Camera ha proceduto con deliberazioni (tre in tutto) del 6 e del 21 dicembre 2012 (v. Bollettino degli organi collegiali n. 47 di dicembre 2012) a dare attuazione alle nuove previsioni regolamentari sui gruppi – artt. 14, 15, 15-ter e 153-quater Reg. Cam. – approvate dalla Camera il 25 settembre 2012 e che entreranno in vigore all'inizio della nuova legislatura (v. il saggio di F. Biondi, pubblicato nel n. 3/2012 dell'Osservatorio sulle fonti online). Secondo il nuovo art. 153-quater, infatti, in particolare le modifiche introdotte all'art. 15 e l'art. 15-ter sarebbero entrate in vigore, al più tardi, all'inizio della XVII legislatura o comunque non appena approvate "le deliberazioni necessarie a garantirne l'applicazione". Tuttavia, l'art. 8 della delibera adottata dall'Ufficio di presidenza il 6 dicembre scorso, in attuazione dell'art. 15 modificato, prevede che gli effetti delle nuove disposizioni decorrano dall'inizio della XVII legislatura.

Modificazioni approvate nella seduta pomeridiana del 21 Novembre 2012

Modifiche degli articoli 15, 16 ed introduzione dell'articolo 16-bis, in materia di regolamento e contributi parlamentari

Il 21 novembre 2012 il Senato ha approvato alcune significative modificazioni al suo regolamento, per quanto concerne lo status dei gruppi parlamentari e la loro disciplina, nonché il loro finanziamento e la rendicontazione delle loro spese. Tale riforma regolamentare si ricollega a quella già approvata dalla Camera il 25 settembre 2012 sulla medesima materia.

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (luglio-ottobre 2013) meritano di essere segnalati, da un lato, la Relazione della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera sulla Relazione consuntiva del Governo sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2012; dall’altro, alcuni pareri su proposte di atti dell’Unione europea approvati dalle Commissioni parlamentari.

2. In particolare la Relazione della XIV Commissione suscita particolare interesse perché costituisce indirettamente la sede nella quale pare essere stato svolto da parte della Camera un primo bilancio sull’attuazione della  l. n. 234 del 2012, ossia la legge recante le nuove norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea (per una descrizione degli articoli della legge attinenti al ruolo del Parlamento cfr. nel n. 1/13 di questa Rubrica le schede relative a Il ruolo del Parlamento nelle nuove norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea (artt. 3-17, l. 24 dicembre 2012, n. 234)mentre per un commento più approfondito degli stessi cfr. A. Esposito, La legge 24 dicembre 2012, n. 234, sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. Parte I – Prime riflessioni sul ruolo delle Camere, in www.federalismi.it, n. 2/2013, nonché, con riferimento ad alcuni di essi, G. Piccirilli, Il ricorso alla legge per l’esercizio dei poteri “europei” da parte del Parlamento italiano. Spunti per una lettura costituzionalmente orientata, in www.osservatoriosullefonti.it, n. 2/2013).

A.C. XIV Commissione resoconto sommario 1° ottobre 2013

Motivi della segnalazione

Il 1° ottobre 2013 nel corso dell’esame da parte della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera di due comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo ed al Consiglio Verso un’Unione economica e monetaria autentica ed approfondita COM (2013) 165 final (sulla creazione di uno strumento di convergenza e di competitività) e COM (2013) 166 final (sul coordinamento ex ante delle grandi riforme di politica economica previste), il gruppo parlamentare M5S ha presentato una proposta (nella quale si formula parere contrario) alternativa a quella del relatore.

A.S. Doc. XVIII n. 10

Motivi della segnalazione

Il 26 giugno 2013 la 12ͣ Commissione Igiene e sanità del Senato ha espresso un parere favorevole con riferimento al principio di sussidiarietà «inteso in senso sostanziale» su una Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 528/2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi per quanto riguarda determinate condizioni per l’accesso al mercato COM (2013) 288 def., sottolineando tuttavia alcune criticità dello stesso sotto il profilo formale.

A.S. Doc. XVIII n. 27

Motivi della segnalazione

Il 22 ottobre 2013 l’11ͣ Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato ha espresso parere favorevole su una Proposta di regolamento del parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda la dotazione finanziaria del fondo sociale europeo per alcuni Stati membri COM (2013) 560 def. «malgrado la proposta risulti incompleta poiché non adeguatamente motivata la conformità ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità, che, in base all’articolo 5 del protocollo n. 2 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, è obbligatoria».

 

Osservatorio sulle fonti

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