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Sentenza n. 22/2018 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 09/02/2018 Pubblicazione in G. U. 14/02/2018

Motivo della segnalazione


La decisione qui segnalata sorge a seguito di tre ordinanze di rimessione, una da parte del TAR Friuli-Venezia Giulia e due da parte del Tribunale di Genova. A essere sottoposto al giudizio della Corte costituzionale è l’art. 120 del d. lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), come sostituito dall’art. 3, comma 52, lettera a), della legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica)

Sentenza n. 58/2018 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 23/03/2018 – Pubblicazione in G. U. 28/03/2018  n. 13

Motivo della segnalazione


La sentenza segnalata ha ad oggetto questioni vertenti su disposizioni del decreto-legge n. 92/2015 (Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l’esercizio dell’attività d’impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale) e su disposizioni della legge 6 agosto 2015, n. 132 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria), nelle quali, in relazione all’attività dello stabilimento ILVA di Taranto, è stabilito che «l’esercizio dell’attività di impresa degli stabilimenti di interesse strategico nazionale non è impedito dal provvedimento di sequestro […] quando lo stesso di riferisca ad ipotesi di reato inerenti alla sicurezza dei lavoratori».

Sentenza n. 61/2018 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 27/3/2018 – Pubblicazione in G.U. 28/3/2018 n. 13

Motivo della segnalazione

Con la sentenza n. 61/2018 la Corte costituzionale ha parzialmente accolto una questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 202, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2015), sollevata dalla Regione Campania. Nella versione vigente al momento del ricorso, tale disposizione stabilisce, fra l’altro, che per la realizzazione delle azioni inerenti al piano straordinario per la promozione del made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia, un Fondo per le politiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela, in Italia e all’estero, delle imprese e dei prodotti agricoli e agroalimentari sia istituito presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Ordinanza n. 63/2018 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale  

Deposito del 27/3/2018 – Pubblicazione in G.U. 28/3/2018 n. 13 

Motivo della segnalazione

Con l’ordinanza n. 63/2018 la Corte costituzionale ha dichiarato manifestamente inammissibile una questione di legittimità costituzionale avente ad oggetto gli artt. 1, comma 2, 2, 4-bis, 12 e 14 della legge 27 dicembre 2001, n. 459, che disciplina l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero. Tale questione traeva origine da un procedimento dinanzi al giudice ordinario, con cui, in relazione al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, un cittadino residente all’estero chiedeva l’accertamento del fatto che il c.d. voto per corrispondenza non consente l’esercizio del diritto di voto in modo libero e diretto, con pieno e completo rispetto delle garanzie di segretezza e personalità.

Sentenza n. 99/2018 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 15 maggio 2018 – Pubblicazione in G.U. del 23/05/2018, 1^ Serie Speciale n. 4

Motivo della segnalazione

La pronuncia interviene sulla riforma delle banche popolari di inizio 2015: sebbene la Corte, in ratio decidendi, ne neghi la natura di “riforma di sistema” e la conseguente insuscettibilità di costituire oggetto del decreto-legge che la veicola (il n. 3 del 2015), non sfugge alla medesima il rilievo non soltanto giuridico della decisione, cui è dedicato il comunicato ufficiale anticipatorio del deposito riservato alle pronunce di maggiore momento (v. https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20180515152601.pdf), probabilmente per profili di censura su cui la Corte si concentra soprattutto allorquando esamina il rapporto delle parti della normativa impugnata che riflettono il principio di bail-in in caso di crisi bancarie con le fonti europee che lo hanno posto nel quadro della risposta alla crisi economico-finanziaria e con la giurisprudenza delle “due Corti”.

Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 17 aprile 2018, Egenberger, ECLI:EU:C:2018:2571

Nella sentenza in oggetto, la Corte di giustizia si è pronunciata sul bilanciamento – nell’ambito dell’accesso al lavoro – tra diritti fondamentali concorrenti, in particolare il diritto all’autonomia delle Chiese e organizzazioni religiose affiliate e quello di ciascun individuo a non essere discriminato per motivi religiosi. 

Sentenza della Corte di giustizia (Grande sezione) del 5 giugno 2018, Coman, ECLI:EU:C:2018:3851

Nella sentenza Coman, la Corte di giustizia si è pronunciata per la prima volta circa la possibilità per un cittadino dell’Unione di esercitare il diritto al ricongiungimento familiare con il proprio coniuge, cittadino di Paese terzo, nell’ambito di un matrimonio tra persone dello stesso sesso.

 Legge regionale 3 maggio 2018, n. 2
“Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige”

Il CEL raccoglie disposizioni a suo tempo introdotte nell’ordinamento da 29 leggi regionali, in un arco di tempo di più di sessant’anni (1950-2017), per un totale di 339 articoli, suddivisi in sette titoli: disposizioni generali; organi di governo del comune; organizzazione e personale; responsabilità controlli e disposizioni in materia contabile; procedimento elettorale; referendum consultivi per le modificazioni di cui all’articolo 7 dello Statuto speciale; disposizioni finali.
Rappresenta il primo esempio di codificazione di un’intera materia di competenza regionale, avvalendosi delle possibilità offerte dallo speciale procedimento di approvazione dei testi unici ai sensi degli artt. 93-bis, 93-ter e 93-quater introdotti nel Regolamento interno del Consiglio regionale con delibera 18 maggio 2016, n. 23.

 Legge regionale 24 maggio 2018, n. 3
“Norme in materia di tutela e promozione delle minoranze linguistiche cimbra, mòchena e ladina della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol”

Nella sua ordinaria azione legislativa la Regione è chiamata a tenere in considerazione l’interesse generale costituito dalla “tutela delle minoranze linguistiche locali” (art. 4 St.). Il d.lgs. 592/1993, recante “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige concernenti disposizioni di tutela delle popolazioni ladina, mochena e cimbra della Provincia di Trento”, dichiara espressamente che l’attuazione dello Statuto richiede che vengano assicurate tutela e attiva promozione dei gruppi citati da parte dello Stato, della Regione, della Provincia di Trento e degli enti locali.

Fascicolo n. 2/2024

A quarant’anni della sentenza La Pergola

Giappichelli

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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