Rubriche

 Legge regionale 3 maggio 2018, n. 2
“Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige”

Il CEL raccoglie disposizioni a suo tempo introdotte nell’ordinamento da 29 leggi regionali, in un arco di tempo di più di sessant’anni (1950-2017), per un totale di 339 articoli, suddivisi in sette titoli: disposizioni generali; organi di governo del comune; organizzazione e personale; responsabilità controlli e disposizioni in materia contabile; procedimento elettorale; referendum consultivi per le modificazioni di cui all’articolo 7 dello Statuto speciale; disposizioni finali.
Rappresenta il primo esempio di codificazione di un’intera materia di competenza regionale, avvalendosi delle possibilità offerte dallo speciale procedimento di approvazione dei testi unici ai sensi degli artt. 93-bis, 93-ter e 93-quater introdotti nel Regolamento interno del Consiglio regionale con delibera 18 maggio 2016, n. 23.

 Legge regionale 24 maggio 2018, n. 3
“Norme in materia di tutela e promozione delle minoranze linguistiche cimbra, mòchena e ladina della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol”

Nella sua ordinaria azione legislativa la Regione è chiamata a tenere in considerazione l’interesse generale costituito dalla “tutela delle minoranze linguistiche locali” (art. 4 St.). Il d.lgs. 592/1993, recante “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige concernenti disposizioni di tutela delle popolazioni ladina, mochena e cimbra della Provincia di Trento”, dichiara espressamente che l’attuazione dello Statuto richiede che vengano assicurate tutela e attiva promozione dei gruppi citati da parte dello Stato, della Regione, della Provincia di Trento e degli enti locali.

 Legge provinciale 13 marzo 2018, n. 2
“Promozione di iniziative contro lo spreco di prodotti alimentari e non alimentari”

La legge disciplina le modalità di gestione delle eccedenze alimentari, farmaceutiche e di altri prodotti non alimentari, al fine di contrastare la povertà e il disagio sociale. Oltre a valorizzare l’attività di solidarietà e di beneficenza ispirata ai principi della responsabilità sociale, la legge intende anche promuovere una migliore sostenibilità ambientale riducendo gli sprechi in ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari e non alimentari.
Tale scopo viene perseguito in conformità alla risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE, nonché ai principi della legge 19 agosto 2016, n. 166, e alle prassi operative previste in materia di sicurezza alimentare e igienico-sanitaria e di smaltimento dei rifiuti.

Legge provinciale 16 marzo 2018, n. 4
“Parco Nazionale dello Stelvio”

Il d.lgs. 13 gennaio 2016, n. 14 ha trasferito le funzioni amministrative relative alla gestione del Parco Nazionale dello Stelvio, alle Province Autonome di Trento e di Bolzano e alla Regione Lombardia, per il territorio di rispettiva competenza.
La l.p. 4/2018 dà esecuzione all’intesa raggiunta in data 11 febbraio 2015 fra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione Lombardia e le Province autonome di Trento e Bolzano, avente ad oggetto l’attribuzione di funzioni statali e dei relativi oneri finanziari riferiti al Parco nazionale dello Stelvio nonché all’art. 3 d.P.R. 22 marzo 1974, n. 279 (“Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di minime proprietà colturali, caccia e pesca, agricoltura e foreste”), e disciplina nell’ambito della competenza legislativa primaria prevista nello Statuto d’autonomia, per la parte di territorio di competenza provinciale, la gestione, l’organizzazione e il funzionamento del Parco nazionale dello Stelvio, nonché le procedure di formazione e approvazione del piano e del regolamento del Parco nazionale.
La disciplina ivi prevista si applica in armonia con le finalità e i principi dell’ordinamento statale in materia di aree protette, della disciplina dell’Unione europea relativa alla rete ecologica Natura 2000, della Convenzione per la protezione delle Alpi, dei suoi protocolli e degli altri obblighi di diritto internazionale generale e pattizio.

Fra le novità intervenute in Provincia Autonoma di Trento si segnala:

DOCUMENTO CONCLUSIVO DELLA CONSULTA PER LA RIFORMA DELLO STATUTO DI AUTONOMIA

Il 26 marzo 2018 la Consulta, istituita dal Consiglio provinciale di Trento con l’obiettivo di elaborare proposte di sviluppo e di aggiornamento dello Statuto, ha approvato all’unanimità il documento conclusivo recante “Proposte di riforma per lo Statuto di autonomia”, che è stato consegnato ai presidenti del Consiglio provinciale e della Provincia autonoma di Trento il 4 maggio 2018.

Nel dicembre del 2016 il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna approvò una misura per sostenere i nuclei familiari in condizioni economiche disagiate. La l.r. 24/2016, recante “Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito”, si incentrava su “una misura regionale diretta a contrastare la povertà, l’esclusione sociale e la disuguaglianza, nonché a promuovere la crescita sociale ed economica, la valorizzazione delle competenze e dei saperi delle persone, l’accesso al lavoro” (cfr. M. Vincieri, Verso la tutela della povertà: l’ipotesi del reddito di inclusione, in Lav. e dir., 2/2017, 313; su altri recenti interventi a livello locale cfr. D. Benassi, Lombardia, Puglia, Livorno: alcune considerazioni sulle recenti iniziative locali in tema di reddito minimo contro la povertà, in Pol. soc., 1/2016, 153 ss.; L. Chies - E. Podrecca, Misure di reddito minimo e inclusione attiva in FVG: appunti per una valutazione, in Le politiche strutturali e la misurazione dei loro effetti: aspetti territoriali, a cura di S. Capellari, EUT, 2017, 61 ss.; M. Jessoula – M. Natili, Regioni e schemi di reddito minimo: rischi e opportunità di una governance multi-livello, in welforum.it, 17 gennaio 2018). La misura regionale, denominata ‘reddito di solidarietà’ (RES), mirava ad estendere la portata del sostegno per l’inclusione attiva, la misura nazionale che ha preceduto il reddito di inclusione (C. Agostini, Parte il Reddito di Solidarietà in Emilia Romagna: ecco come funziona, in Percorsi di secondo welfare, 19 settembre 2017).

CASS. CIV., sez. trib., 11 maggio 2018, n. 11522
L'autonomia statutaria emergente dalla L. n. 265 del 1999, confermata dal D.Lgs. n. 267 del 2000 e riaffermata nell'art. 1 del testo unico, ispirata alla legislazione comunitaria ha realizzato una sostanziale delegificazione in ordine alla organizzazione ed al funzionamento dell'ente territoriale, mediante il trasferimento della relativa disciplina dalla legge nazionale ad una fonte autonoma, affidata allo statuto.

TAR SICILIA, Catania, 29 marzo 2018, n. 670
Il Collegio ritiene meritevole di accoglimento la censura con cui parte ricorrente lamenta la violazione dell’art. 11 bis della l.r. n. 35/1997, come introdotto dall’art. 10, comma 1, della l.r. n. 6/2011, secondo cui il Presidente del Consiglio comunale può essere revocato solamente secondo le modalità previste nei rispettivi statuti, considerato che solamente lo statuto comunale può legittimamente attribuire al Consiglio comunale un siffatto potere del tutto sconosciuto alla normativa di rango primario.

Fascicolo n. 2/2024

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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