Raccordi parlamentari Italia-UE

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Sent. TAR CAMPANIA, Napoli, sez. V, 13.6.2012, n. 2799

Il potere del sindaco - quale ufficiale di governo - di adottare ordinanze contingibili ed urgenti può essere esercitato al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini e solo per fronteggiare situazioni di carattere eccezionale ed imprevedibile, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, con la conseguenza che si impone un previo rigoroso accertamento in concreto della sussistenza dei presupposti che ne giustificano l'esercizio, dando atto in motivazione della situazione di grave e concreto pericolo per l'interesse pubblico specifico a cui si intende apprestarsi una tutela anticipata attraverso l'adozione ad un'ordinanza contingibile ed urgente.

Sent. TAR CALABRIA, Reggio Calabria, 27.9.2012, n. 589

La mancanza nello statuto comunale di una norma esplicita sul punto della rappresentanza femminile, in presenza di chiari parametri normativi di rango superiore (art. 51 Cost. e art. 1 d.lg. 11 aprile 2006, n. 198) non esclude la violazione del principio di pari opportunità, specie in considerazione della assenza totale di componenti di sesso femminile nella giunta, dei voti di preferenza avuti dalla ricorrente nelle elezioni e del totale difetto di motivazione in ordine alla mancata nomina di un componente donna nella giunta.


Sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 28 giugno 2012, n. 10839; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 28 giugno 2012, n. 10842; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 20.7.2012, n. 12690 

In base al d.lg. n. 546 del 1992, art. 11, comma 3, nel testo conseguente al d.l. 31 marzo 2005, n. 44, art. 3-bis, comma 1, convertito con modificazioni nella l. 31 maggio 2005, n. 88 - in vigore dal 1.6.2005, ma applicabile ai processi in corso, ai sensi del comma 2 dello stesso articolo - "l'ente locale, nei cui confronti è proposto il ricorso, può stare in giudizio anche mediante il dirigente dell'ufficio tributi, ovvero, per gli enti locali privi di figura dirigenziale, mediante il titolare della posizione organizzativa in cui è collocato detto ufficio".

Sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 15 giugno 2012, n. 9901; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 15 giugno 2012, n. 9902; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 15 giugno 2012, n. 9903; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 15 giugno 2012, n. 9905; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 28 giugno 2012, n. 10821; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 28 giugno 2012, n. 10830; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 28 giugno 2012, n. 10831; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 28 giugno 2012, n. 10832; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 6 luglio 2012, n. 11373; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 6 luglio 2012, n. 11381; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 6 luglio 2012, n. 11382; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 6 luglio 2012, n. 11394; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 6 luglio 2012, n. 11395; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 13 luglio 2012, n. 11979; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 20 luglio 2012, n. 12685; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 20 luglio 2012, n. 12688; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 27.7.2012, n. 13464; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 27.7.2012, n. 13466; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 27.7.2012, n. 13467; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 26 settembre 2012, n. 16357; sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 26 settembre 2012, n. 16358.

Sent. TAR Piemonte, sez. I, 18 maggio 2012, n. 565

Il Tar Piemonte ribadisce che il potere di urgenza attribuito al sindaco dall’art. 54, comma quarto del t.u.e.l. può essere esercitato solo per affrontare situazioni di carattere eccezionale ed impreviste, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall'ordinamento giuridico. Gli anzidetti presupposti non ricorrono se il sindaco può fronteggiare la situazione con rimedi di carattere corrente nell'esercizio ordinario dei suoi poteri o se la situazione può essere prevenuta con i normali strumenti apprestati dall'ordinamento.

Sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 9.3.2012, nn. 3763-3764-3765-3766-3767-3768

La sezione tributaria ammette il ricorso per Cassazione ex art. 360 n. 3 c.p.c. per violazione o falsa applicazione di norme di diritto nei confronti di una norma del regolamento comunale di Capannori  per l’applicazione dell’accertamento con adesione all’ICI. 

Queste sentenze paiono non accogliere l’orientamento già espresso dalla sezione tributaria con le sentenze 6.11.2009, nn. 23562 - 23563 - 23564 - 23565 - 23566 per le quali non è configurabile il vizio di cui all'art. 360 c.p.c., n. 3, con riguardo ai regolamenti comunali (in questa Rivista n. 1/2010).

Sent. CONSIGLIO DI STATO, sez. V, 20.2.2012, n. 904

Ai sensi dell'art. 54 co. 2, d. lg. 18 agosto 2000 n. 267, le ordinanze contingibili ed urgenti possono essere adottate dal sindaco nella veste di ufficiale di governo solamente quando si tratti di affrontare situazioni di carattere eccezionale e impreviste, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall'ordinamento giuridico: tali requisiti non ricorrono di conseguenza, quando le pubbliche amministrazioni possono adottare i rimedi di carattere ordinario.

Infatti le ordinanze in questione presuppongono una situazione di pericolo effettivo in cui si possono configurare anche situazioni non tipizzate dalla legge e ciò giustifica la deviazione dal principio di tipicità degli atti amministrativi, la possibilità di deroga rispetto alla disciplina vigente e la necessità di motivazione congrua e peculiare, la configurazione anche residuale, quasi di chiusura, delle ordinanze contingibili ed urgenti.

Sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. I, 22.03.2012, n. 4556

Nel nuovo sistema istituzionale e costituzionale degli enti locali, lo statuto del comune - ed anche il regolamento del comune, ma soltanto se lo statuto contenga un espresso rinvio, in materia, alla normativa regolamentare - può legittimamente affidare la rappresentanza a stare in giudizio ai dirigenti, nell'ambito dei rispettivi settori di competenza, quale espressione del potere gestionale loro proprio, ovvero ad esponenti apicali della struttura burocratico - amministrativa del comune, fermo restando che, ove una specifica previsione statutaria (o, alle condizioni di cui sopra, regolamentare) non sussista, il sindaco conserva l'esclusiva titolarità del potere di rappresentanza processuale del comune, ai sensi del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, approvato con il d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, art. 50. In particolare, qualora lo statuto (o, nei limiti già indicati, il regolamento) affidi la rappresentanza a stare in giudizio in ordine all'intero contenzioso al dirigente dell'ufficio legale, questi, quando ne abbia i requisiti, può costituirsi senza bisogno di procura, ovvero attribuire l'incarico ad un professionista legale interno o del libero foro (salve le ipotesi, legalmente tipizzate, nelle quali l'ente locale può stare in giudizio senza il ministero di un legale), e, ove abilitato alla difesa presso le magistrature superiori, può anche svolgere personalmente attività difensiva nel giudizio di cassazione (Cass., Sez. Un. 16 giugno 2005, n. 12868; Cass., 5 aprile 2006, n. 7879).

Sent. CASSAZIONE CIVILE, sez. trib. 10.2.2012, n. 1944

Sono esclusi dall’obbligo di allegazione gli atti a contenuto normativo, anche secondario quali le delibere o i regolamenti comunali (nel caso si trattava delle delibere relative alle aliquote ICI) giuridicamente noti per effetto ed in conseguenza dell’avvenuto espletamento delle formalità di legge relative allo loro pubblicazione (Cass. 25371/2008).

Diversamente si era espressa al riguardo la Sezione lavoro della Corte di Cassazione con sentt.  20.1.2011, n. 1226 e 21.3.2011, n. 6366 (in questa Rivista n. 2/2011) e con sent. 25.7.2011, n. 16190 (in questa Rivista n. 3/2011). Cfr. per il regolamento ICI, Sezione tributaria, sentt. 15.12.2009, nn. 26267-26268 e 29.12.2009, nn. 27552-27553 (in questa Rivista n. 1/2010).

Osservatorio sulle fonti

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