Con delibera del 17 gennaio 2014 il Governo ha impugnato la legge della Regione Sardegna del 15 gennaio 2014, n. 4 recante disposizioni per l'"Istituzione dell'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (ARBAM)".
L'art 13, comma 3, della citata legge, contenente la disciplina inerente il personale dipendente dell'ARBAM, è stato ritenuto costituzionalmente illegittimo per violazione degli articoli 97 e 117, lettera l) della Costituzione.
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Con delibera del 21 marzo 2014 il Governo ha impugnato la legge della Regione Sardegna del 21 gennaio 2014, n. 7 recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2014)".
L'art. 1, comma 1, della citata legge regionale è stato ritenuto in contrasto con il principio di gerarchia delle fonti e costituzionalmente illegittimo sotto diversi profili.
La norma dispone, infatti, che, tra le entrate tributarie spettanti alla Regione, devono essere ricomprese anche le "imposte di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati generate nel territorio dello Stato".
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A.C. 1542 approvato il 21 dicembre 2013. Trasmesso al Senato il 27 dicembre 2013 (S. 1212). È attualmente in corso l'esame presso la 1° Commissione permanente (Affari costituzionali).
Il 21 dicembre scorso la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura il d.d.l. di iniziativa governativa recante "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni", che si propone di adeguare l'ordinamento degli enti locali ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, nella complessa prospettiva non solo dell'attuazione, ma anche di un – più volte annunciato - superamento del riformato Titolo V.
Il ddl, deliberato dal Consiglio dei Ministri immediatamente dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 220/2013, ha assorbito le proposte di legge n. 1408 (Melilli e altri) e n. 1737 (Guerra e altri). Tre gli obiettivi principiali che si propone: a) regolare e, finalmente, istituire le Città metropolitane; b) superare il modello di Provincia delineato dal TUEL, in attesa della definitiva espunzione dell'ente dalla Carta costituzionale; c) disciplinare le unioni di comuni.
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