Rubriche

In questo numero 1/2014 riportiamo un indagine sull'uso delle fonti primarie nel primo anno della XVII legislatura. 

Oltre alla nota del dott. E. Longo sono disponibili quattro allegati contenenti dati relativi a:

1) Decreti-legge approvati dal Governo Monti e convertiti durante la XVII legislatura.

2) Decreti-legge approvati durante il periodo coincidente con il Governo Letta.

3) Disegni di legge non di conversione presentati dal Governo.

4) Leggi complessive approvate dal Parlamento durante la XVII legislatura.

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (novembre 2013-febbraio 2014) merita di essere principalmente segnalato il fatto che all’interno della proposta di riforma del regolamento della Camera dei deputati presentata il 27 novembre 2013 dal Gruppo di lavoro costituito presso la Giunta per il regolamento e da quest’ultima adottata l’8 gennaio 2014 come testo base per il prosieguo dei lavori, un gruppo di articoli intervenga a modificare la disciplina in materia di procedure di collegamento con l’Unione europea. Si tratta di una svolta significativa (in quanto l’approvazione di siffatti articoli segnerebbe il superamento di quella «opzione minimalista» finora seguita da Camera e Senato nell’adattamento delle proprie procedure alle modifiche di cui al Trattato di Lisbona), sebbene il progetto di revisione del regolamento presenti alcune rilevanti lacune, specie sul versante della mancata regolazione delle procedure di collegamento con i Consigli regionali, ed offra con riguardo ad alcuni istituti soluzioni complesse, per quanto ad esempio attiene alla competenza in via esclusiva della XIV Commissione sul controllo del principio di sussidiarietà (cfr. N. Lupo, I Parlamenti naizonali nell’Unione europea e il principio di sussidiarietà: qualche suggestione per la Camera dei deputati, in www.amministrazioneincammino.it, 29 gennaio 2014, pp. 6 e 10).

XVII leg., A.C., Giunta per il regolamento, 12 dicembre 2013 

Motivi della segnalazione:

L’8 gennaio 2014 la Giunta per il regolamento ha adottato una proposta di riforma del regolamento della Camera dei deputati come testo base per il prosieguo dei lavori. Le novità che attengono alla disciplina delle procedure di collegamento con l’Unione europea nella c.d. fase ascendente sono sostanzialmente tre. La prima (art. 126-quater) attiene all’introduzione di una procedura per l’esame parlamentare degli strumenti di programmazione politica e legislativa delle Istituzioni europee e della relazione programmatica annuale del Governo sulla partecipazione dell’Italia all’UE. La seconda (art. 127 r.C.) ha ad oggetto l’implementazione della disciplina della procedura per l’esame parlamentare degli atti e dei progetti di atti dell’Unione europea nonché degli atti preordinati alla formazione degli stessi e delle risoluzioni del Parlamento europeo. La terza (artt. 127-bis e 127-ter) riguarda l’introduzione di una procedura parlamentare per il controllo di sussidiarietà in attuazione degli artt. 8 e 25 della legge n. 234 del 2012.

XVII leg., Doc. XXIV, n. 11, 23 ottobre 2013

XVII leg., Doc. II, n. 22, 11 dicembre 2013

XVII leg., A.S., Giunta per il regolamento, 21 gennaio 2014

Motivi della degnazione:

Il 23 ottobre 2013 la 14a Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ha approvato una risoluzione ai sensi dell’art. 50, comma 2, del regolamento (cfr. Doc. XXIV, n. 11) sul rafforzamento della partecipazione del Senato alla formazione della legislazione europea. Nella risoluzione anche il Senato riconosce dunque l’esigenza di rimodulare le modalità della propria partecipazione alla c.d. fase ascendente, attraverso un aggiornamento della prassi e delle disposizioni del regolamento, specie allo scopo di valorizzare gli strumenti messi a disposizioni dalla nuova legge n. 234 del 2012.

XVII leg., A.S., Doc. XVIII n. 28, 20 novembre 2013

XVII leg., A.C., Doc. XVIII n. 11, 15 gennaio 2014

Motivi della segnalazione:

Il 20 novembre 2013 la 14a Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ed il 15 gennaio 2014 la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera hanno espresso parere sulla Relazione annuale 2012 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM (2013) 565 def. 

Nel parere reso dal Senato sembrano emergere alcuni auspici rivolti per lo più al Governo italiano, sottolineandosi ad esempio la necessità di assicurare coerenza ed efficacia alla posizione italiana rappresentata nelle varie sedi negoziali europee e di implementare i nuovi strumenti introdotti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234. In particolare il Senato menziona gli strumenti di cui all’art. 6 (in base al quale il Governo fornisce al Parlamento un’informazione qualificata e tempestiva sui progetti di atti legislativi dell’Unione europea e ne cura il costante aggiornamento) ed all’art. 4 (il quale assicura il raccordo tra il Parlamento ed il Governo sulle posizioni negoziali che quest’ultimo andrà a sostenere presso il Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione europea).

Fascicolo n. 3/2023

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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