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Motivo della segnalazione

Nel corso della seduta del 1° febbraio 2023, la 4ª Commissione permanente del Senato ha esaminato la proposta di regolamento COM(2022) 457, la quale istituisce un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno (c.d. “legge europea per la libertà dei media”, European Media Freedom Act – EMFA).

Motivo della segnalazione

Mediante il parere approvato dalla sua XIV Commissione il 12 dicembre 2022, anche la Camera dei deputi si è unita al numeroso gruppo di Camere e Parlamenti nazionali che si sono espressi sulla Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 settembre 2022 che istituisce un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno (legge europea per la libertà dei media) e modifica la direttiva 2010/13/UE(COM(2022)457 final).

Motivo della segnalazione

Il 20 febbraio 2023, nell’ambito dell’esame ex art. 127 r.C., la XIV Commissione della Camera dei deputati ha espresso alla IX Commissione-Trasporti un parere favorevole con un serie condizioni e osservazioni sulla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (COM (2022) 812 final) e sulla sua modifica, intervenuta alcuni mesi dopo (COM (2022) 384 final).

1. Nel dicembre 2022 è Stato pubblicato l’OSSERVATORIO AIR relativo al 2001 con questo titolo: L’analisi di impatto e gli altri strumenti per la qualità della regolazione, a cura di Valerio Di Porto ed Efisio Espa.
Sono più di 200 pagine con una introduzione dei curatori e 9 capitoli. Non potrò raccontare tutto, ma solo le considerazioni, secondo me, di maggiore interesse seguendo l’ordine dei nove contributi in modo da consentire al lettore l’integrazione di quanto qui raccontato.

Questo contributo costituisce un primo tentativo di riorganizzazione e analisi dei dati riguardanti la produzione legislativa nella XVIII legislatura la cui esperienza si è conclusa il 12 ottobre scorso. I dati che si vanno a presentare sono stati tratti da “La produzione normativa: cifre e caratteristiche” dell’Osservatorio legislativo e parlamentare della Camera dei Deputati, dalla documentazione e dalle schede di analisi prodotte dalla fondazione OpenPolis, dalle schede statistiche del Senato della Repubblica. Si tratta di dati che confermano alcune tendenze di fondo che caratterizzano la produzione legislativa del nostro paese e evidenziano alcuni aspetti di novità concernenti l’uso e il ricorso a singole fonti nel periodo considerato. La XVIII legislatura copre il periodo che va dal 23 marzo 2018 al 12 ottobre 2022 e ha visto il susseguirsi di alcune importanti crisi, quale quella sanitaria, economica, internazionale, i cui effetti si sono intrecciati e concatenati e hanno avuto un notevole impatto sul sistema delle fonti. Un altro fattore che deve essere qui soltanto accennato è quello dell’incidenza dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sul sistema delle fonti.

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1. Il 21 luglio 2022, il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, all’esito di una rapida parlamentarizzazione della crisi, ha reiterato le dimissioni proprie e dell’intero esecutivo nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, come ha scritto il Quirinale nel relativo comunicato, «ne ha preso atto»[1]. È così partito l’iter che ha portato, nella stessa giornata, allo scioglimento anticipato delle Camere; e, da lì, alla convocazione delle elezioni politiche per il successivo 25 settembre, all’insediamento della XIX legislatura repubblicana (13 ottobre) e al giuramento del governo Meloni (22 ottobre).

Le dimissioni dell’esecutivo, come noto, fanno sì che entri nella fase di cd. disbrigo degli affari correnti, espressione invalsa nella prassi per indicare quel momento in cui il gabinetto uscente non gode più della pienezza dei poteri derivante dalla sussistenza del rapporto fiduciario col Parlamento e deve dunque - «per generale convinzione», è stato scritto in dottrina[2] - occuparsi esclusivamente   della gestione di ordinaria amministrazione nell’attesa che si insedi il dicastero successivo.

Il pentamestre maggio-settembre 2022, complice anche la fine anticipata della legislatura, non è stato caratterizzato da un particolare attivismo delle Camere sul fronte della partecipazione parlamentare alle procedure di formazione del diritto europeo. Si segnalano, tuttavia, un paio di interventi di interesse. Alla Camera, il pacchetto legislativo proposto dalla Commissione europea in materia di neutralità climatica ha condotto all’approvazione di risoluzioni da parte delle Commissioni competenti che hanno definito anche una serie di “condizioni” all’approvazione delle proposte rilevanti in Consiglio dell’Unione europea e che hanno criticato l’ampiezza della delega di poteri normativi conferita alla Commissione europea medesima. Al Senato, invece, degno di nota è il coinvolgimento della 14a Commissione, che ha esaminato la proposta di direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia alla luce del parere motivato approvato sull’atto dal Parlamento finlandese, per discostarsene quanto alle conclusioni sulla sussidiarietà e soffermandosi, piuttosto, sulla compatibilità con il principio di proporzionalità.

Motivi della segnalazione

Tra maggio e giugno 2022 diverse Commissioni della Camera sono state impegnate nell’esame del Pacchetto legislativo europeo su “Pronti per il 55%”, composto da una serie di proposte di atti legislativi finalizzati al conseguimento dell’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra del 55% entro il 2030 per la promozione della neutralità climatica e per l’utilizzo di fonti rinnovabili. Essendo stato il pacchetto legislativo adottato a luglio del 2021, l’esame ha avuto luogo nel quadro del dialogo politico con la Commissione.

XVIII leg., A.S., res. int., seduta del 3 agosto 2022, p. 1 ss.

Motivo della segnalazione

Nel corso della seduta del 3 agosto 2022, la 14a Commissione permanente del Senato ha concluso l’esame della proposta di direttiva COM(2021) 802 la quale reca la rifusione (abrogazione e sostituzione con modifiche) della direttiva 2010/31/UE, sulla prestazione energetica nell’edilizia. Obiettivo della direttiva era quello di allineare la normativa UE agli obiettivi del Green Deal europeo e contribuire al conseguimento di un parco immobiliare dell’UE a emissioni zero entro il 2050.

Fascicolo n. 2/2024

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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