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Le misure di contenimento e gestione, all’interno della Regione Emilia-Romagna, sono state adottate, in prevalenza, attraverso provvedimenti del Presidente della Giunta regionale, seppur i primi interventi urgenti sono stati fissati a livello statale.

Con ordinanza contingibile e urgente del 23 febbraio 2020 adottata dal Ministro della Salute d’intesa col Presidente della Giunta regionale, difatti, si prevedeva la sospensione di diverse attività e l’adozione di talune misure cautelative, le quali, successivamente, sono state oggetto di decreti del Presidente della Giunta regionale, che hanno ulteriormente chiarito l’ambito applicativo delle attività sottoposte a contenimento (D.P.G.R. 24 febbraio 2020, n. 16 e D.P.G.R. 25 febbraio 2020, n. 17).

Alla data del 3 luglio 2020, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia risultano pubblicati oltre centoventi atti relativi all’emergenza pandemica tuttora in corso. Fra di essi, si annoverano ordinanze del Presidente della Giunta Regionale, decreti presidenziali (dei quali, uno adottato come soggetto attuatore degli interventi di Protezione Civile relativi all’epidemia, individuato dal Capo della Protezione Civile con decreto del 23 febbraio 2020), delibere della Giunta Regionale, delibere del Consiglio Regionale (per lo più, ordini del giorno) e leggi regionali. Di questi, si concentra l’attenzione sugli atti (formalmente o sostanzialmente) normativi, ovvero le ordinanze presidenziali e le leggi approvate dal Consiglio Regionale.

Le misure atte a contrastare l’emergenza epidemiologica, all’interno del territorio piemontese, sono state adottate, prevalentemente, con atti del Presidente della Giunta regionale, anche se, i primi interventi urgenti, sono stati impiegati a livello statale.

Si ricordano, da un lato, l’ordinanza contingibile e urgente del 23 febbraio 2020, adottata dal Ministro della Salute d’intesa col Presidente della Giunta regionale, la quale imponeva la sospensione di diverse attività e l’adozione di talune misure cautelative e, dall’altro, i più incisivi interventi previsti da alcuni decreti adottai dal Presidente del Consiglio dei ministri: in particolare, con DPCM 8 marzo 2020, vengono inasprite ulteriormente le misure restrittive per specifici comuni maggiormente colpiti dal contagio, all’interno della regione.

L.r. 21 aprile 2020, n. 5 “Ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” e l.r. 20 maggio 2020, n. 6 “Modificazioni alla legge regionale 21 aprile 2020, n. 5”

La l.r. 21 aprile 2020, n. 5 costituisce il secondo intervento regionale finalizzato – nel complesso – a fronteggiare e contenere gli effetti socio-economici negativi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Essa è stata approvata, come già evidenziato nei contributi precedenti, dal Consiglio regionale in regime di prorogatio, quale atto indifferibile e urgente ai sensi dell’art. 8, comma 4, l.r. 7 agosto 2007, n. 21.

  1. Le ordinanze del Presidente della Provincia nella c.d. fase 1

Analogamente agli altri enti regionali, anche la Provincia autonoma di Bolzano non ha mancato di adottare specifiche misure per la gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Lo strumento utilizzato per la relativa adozione è stato, prevalentemente, quello delle ordinanze contingibili e urgenti, con l’adozione di 24 ordinanze del Presidente della Provincia dal 23 febbraio al 2 maggio 2020.

di seguito si elencano i provvedimenti adottati, indicando alcune parole chiave che ne evidenziano i contenuti:

Legge regionale 14 maggio 2020, n. 7 - Contributi per interventi per la manutenzione delle reti stradali comunali.

La legge definisce una cornice normativa generale per la concessione di contributi alle amministrazioni comunali per la manutenzione delle strade e infrastrutture di loro competenza, con particolare attenzione ai comuni piccoli e in territorio montano. Gli interventi finanziati, definiti all’articolo 2, comprendono manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali, ed in particolare interventi per la sicurezza di pedoni e utenze deboli (sistemazione marciapiedi, attraversamenti pedonali, illuminazione), lavori sulla piattaforma stradale, sistemazione segnaletica, parcheggi e pertinenze stradali.

La Provincia Autonoma di Trento, al pari di altri enti regionali, è intervenuta per fronteggiare l’epidemia da Sar-Cov2 con numerosissimi provvedimenti di diversa natura, fra i quali si rinvengono principalmente ordinanze del Presidente della Provincia e delibere della Giunta, oltre ad alcune leggi provinciali e a numerose circolari, linee-guida e note esplicative.

Le primissime misure adottate risalgono al 22 febbraio 2020, quando, prima dell’adozione dei provvedimenti nazionali di chiusura delle maggior parte delle attività e limitativi della libertà di circolazione, si è ritenuto opportuno, per contenere il rischio sanitario, sospendere – per poco più di una settimana – alcune attività, fra le quali quelle dei servizi socio educativi pubblici e privati per la prima infanzia, dell’Università degli studi di Trento e di altri enti di ricerca, oltre che delle biblioteche.

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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