Raccordi parlamentari Italia-UE

Rubriche

Con la delibera n. 22423 del 28 luglio 2022 (https://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2022/d22423.htm) la Consob ha approvato un pacchetto di modifiche della normativa in tema di prospetto informativo recata dal Regolamento Emittenti adottato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999. La delibera è stata adottata ad esito di una consultazione con il mercato conclusasi in data 6 febbraio 2022 e tenendo conto delle osservazione formulate dallo stakeholders group della Consob (Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori – COMI) (la Relazione illustrativa contenente gli esiti della consultazione e il parere rilasciato dal COMI sono disponibili nella sezione del sito internet della Consob dedicata alle consultazioni concluse https://www.consob.it/web/area-pubblica/consultazioni?viewId=consultazioni_concluse, la delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 182, del 5 agosto 2022).

Con la delibera n. 22437 del 6 settembre 2022 (https://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2022/d22437.htm), adottata a seguito della consultazione con il mercato avviata il 11 febbraio 2022, la Consob ha apportato interventi di modifica al Regolamento Emittenti adottato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 riguardanti la disciplina degli organismi di investimento collettivo del risparmio (la Relazione illustrativa contenente gli esiti della consultazione è disponibile nella sezione del sito internet della Consob dedicata alle consultazioni concluse https://www.consob.it/web/area-pubblica/consultazioni?viewId=consultazioni_concluse, la delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 215, del 14 settembre 2022).

Con la delibera n. 22430 del 28 luglio 2022 (http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2022/d22430.htm), adottata a esito della consultazione con il mercato avviata il 17 febbraio 2022, la Consob ha approvato un pacchetto di modifiche al Regolamento Intermediari adottato con delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018 (la Relazione illustrativa contenente gli esiti della consultazione è disponibile nella sezione del sito internet della Consob dedicata alle consultazioni concluse https://www.consob.it/web/area-pubblica/consultazioni?viewId=consultazioni_concluse, la delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 182, del 5 agosto 2022).

Le modifiche muovono innanzitutto dagli interventi normativi adottati in sede europea volti, da un lato, a consentire una rapida ripresa dalla crisi pandemica da Covid-19 (c.d. Capital Markets Recovery Package, o “CMRP") e, dall’altro, a supportare lo sviluppo della finanza sostenibile.

Periodo di riferimento: marzo 2022 – luglio 2022

 

 1. Introduzione. L’AGCOM e il TUSMA

Nel periodo di riferimento considerato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è stata investita di un nuovo e rilevante compito regolamentare, derivante dall’approvazione del nuovo decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, cd. TUSMA[1].

Come è noto, la recente novella normativa contiene i principi generali e le norme di riferimento in materia di servizi di media digitali audiovisivi e radiofonici, nonché riguardo ai servizi di piattaforma per la condivisione di video (cd. VSP- Video Sharing Platform), alla luce del processo di convergenza fra le diverse forme di comunicazioni, tenuto conto, altresì, delle indicazioni della Corte europea in tema di pluralismo e del nuovo contesto tecnologico e di mercato.

Aggiornato al febbraio 2022

 

1. Premessa

Nel periodo di riferimento considerato (ottobre 2021 – febbraio 2022) non si segnalano provvedimenti di carattere generale del Garante per la protezione dei dati personali

Il Garante è intervenuto con provvedimenti collegiali a carattere particolare rivolti a soggetti determinati (a seguito di reclami, richieste di consultazione preventiva, richieste di pareri, etc.).

Benché questa rubrica sia dedicata all'approfondimento delle principali novità emerse sul piano degli atti normativi, si ritiene di dover dar conto del parere[1] del Garante sullo schema di decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che individua le categorie e le finalità dei trattamenti di dati, connessi alla lotta all’evasione fiscale, per i quali viene limitato l’esercizio dei diritti dei contribuenti.

Con tale parere il Garante ha chiesto di integrare lo schema di decreto mediante la previsione di specifiche garanzie per il differimento del diritto di accesso dei contribuenti che, all’esito degli accertamenti, saranno risultati in regola.

Questo parere, pur rimanendo estraneo al sistema delle fonti del diritto, può ritenersi strumentale ad atti normativi binding, in particolare relativi, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, all’utilizzo di algoritmi per analisi predittive volte a individuare i contribuenti da sottoporre a controlli in quanto presentano “sintomi” di scarsa fedeltà tributaria.

 Aggiornato al 9 luglio 2022

 

L’attività regolamentare dell’Autorità Nazionale Anticorruzione è stata particolarmente intensa negli ultimi e ha riguardato importanti aree di intervento dell’ANAC[1].

Il regolamento per la costituzione e la gestione di un Registro dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza è stato approvato per garantire la «necessaria trasparenza e certezza sui soggetti cui è stato conferito l’incarico di RPCT e per agevolare l’invio di comunicazioni istituzionali loro destinate, anche su eventi ed iniziative di interesse». Tale Registro degli RPCT presenti nelle amministrazioni e negli enti conterrà anche i relativi indirizzi di posta elettronica certificata.

Periodo di riferimento: agosto 2022 – ottobre 2022

  1. Introduzione

Nel periodo di riferimento considerato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato una nuova misura di natura regolamentare, vale a dire la Delibera n. 299/22/CONS del 3 agosto 2022[1], recante «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica fissate per il 25 settembre 2022».

Aggiornato al 31 maggio 2022

 

Nel periodo di riferimento considerato (marzo 2022 – maggio 2022), non si segnalano provvedimenti di carattere generale del Garante per la protezione dei dati personali (di seguito “Garante”).

Si ritiene comunque utile dare conto delle fattispecie che si segnalano per i profili di novità, anche al fine di orientare i titolari del trattamento dei dai personali in casi analoghi.

Al riguardo, è interessante ricordare – anche per la complessità della questione e i risvolti su analoghi trattamenti effettuati da altri soggetti – il caso riguardante Google Analytic e il trasferimento di dati personali negli Usa, senza l’adozione di adeguate garanzie[1].

Periodo di riferimento: agosto 2022 – ottobre 2022

  1. PREMESSA

Nel periodo di riferimento considerato (giugno 2022 – ottobre 2022) non si registrano atti normativi ovvero provvedimenti di carattere generale del Garante per la protezione dei dati personali (“Garante”).

Tuttavia, si ritiene di dare conto del parere[1] del Garante, n. 286 del 28 luglio 2022, relativo allo schema di decreto in tema di piattaforma digitale per l’erogazione di benefici economici concessi dalle amministrazioni pubbliche (di seguito “piattaforma”), decreto, questo da adottarsi, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’art. 28-bis, comma 3, del d.l. 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla l. 29 dicembre 2021, n. 233.

Questo parere, estraneo agli atti normativi binding, si può ritenere a questi ultimi strumentale perché utile a guidare i titolari del trattamento dei dati personali alla compliance con i principi di privacy by design e by default in casi analoghi.

Aggiornato al febbraio 2022

Periodo di riferimento: novembre 2021 – gennaio 2022

 

1. Introduzione

Nel periodo di riferimento considerato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato una rilevante misura di carattere regolamentare, ovvero la Delibera n. 390/21/CONS[1], recante «Modifica del regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche».

Dopo una breve introduzione su natura e modalità di svolgimento dell’attività di risoluzione delle controversie, si passerà a esaminare la ratio e il contenuto delle modifiche introdotte con la Delibera in commento.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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