Rubriche

Sentenza n. 223/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 24/10/2019 – Pubblicazione in G. U. 30/10/2019, n. 44

Motivo della segnalazione

La sentenza qui segnalata riguarda la compatibilità con la Costituzione del d. lgs. 36/2018, recante «Disposizioni di modifica della disciplina del regime di procedibilità per taluni reati in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 16, lettere a) e b), e 17, della legge 23 giugno 2017, n. 103», nella parte in cui non prevede la procedibilità a querela anche per i delitti previsti dall’art. 590-bis, I comma, del codice penale, in contrasto con quanto stabilito dall’art. 1, comma 16, lettera a), della legge 23 giugno 2017, n. 103 (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario).
Il parametro di legittimità costituzionale è individuato nell’art. 76 Cost.

Sentenza n. 227/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 29/10/2019 – Pubblicazione in G. U. 30/10/2019, n. 44 

Motivo della segnalazione

La decisione qui segnalata riguarda la legittimità costituzionale dell’art. 1-bis, comma 2, lettera e), del d.l. 6 luglio 2010, n. 103 (Disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo ed il sostegno della produttività nel settore dei trasporti), convertito, con modificazioni, nella l. n. 127/2010, nella parte in cui inserisce l’art. 7-ter del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286.

Sentenza n. 242/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale
Deposito del 22/11/2019 – pubblicazione in G. U. 27/11/2019, n. 48

Motivo della segnalazione

La sentenza n. 242 ha dichiarato illegittimo l’art. 580 cod. pen., per violazione degli artt. 2, 13 e 32, secondo comma, Cost., nella parte in cui non esclude la punibilità di chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche reputate intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli.

Sentenza n. 247/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 4/12/2019 – Pubblicazione in G.U. dell’11/12/2019, n. 50

Motivo della segnalazione

In questa sentenza la Corte costituzionale è chiamata da un ricorso della Regione Molise a pronunciarsi in merito ad una disposizione, l’art. 25-septies, commi 1, 2 e 3, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria), che, introdotta in sede di conversione del decreto-legge (la legge 17 dicembre 2018, n. 136), dispone la incompatibilità del conferimento e del mantenimento dell’incarico di commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario delle Regioni con l’espletamento di incarichi istituzionali presso la Regione soggetta a commissariamento, a cominciare evidentemente da quello di Presidente della Regione, norma applicabile anche agli incarichi commissariali in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione.

Sentenza n. 254/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 5/12/2019 – Pubblicazione in G.U. 11/12/2019, n. 50

Motivo della segnalazione

Con la sentenza n. 254/2019 la Corte costituzionale ha parzialmente accolto una questione di costituzionalità avente ad oggetto l’art. 72, commi 1, 2 e 5, secondo periodo, della legge della Regione Lombardia n. 12/2005 (Legge per il governo del territorio), nel testo risultante dalle modifiche apportate dall’art. 1, comma 1, lettera c), della legge regionale n. 2/2015, recante, fra l’altro, principi per la pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi.

Sentenza n. 255/2019 – giudizio per conflitto di attribuzione tra enti

Deposito del 5/12/2019 – Pubblicazione in G.U. 11/12/2019, n. 50

Motivo della segnalazione

Con la sentenza n. 255/2019 la Corte costituzionale ha definito un giudizio per conflitto di attribuzione tra enti, stabilendo che spettava allo Stato e, per esso, al Consiglio dei ministri nominare il commissario ad acta per l’attuazione del vigente piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Molise. Il conflitto ha tratto origine da un ricorso con cui la Regione Molise contestava che spettasse allo Stato adottare una delibera con cui un soggetto diverso dal Presidente pro tempore della Regione è stato nominato commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale.

Sentenza n. 285/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale
Deposito del 23/12/2019 – pubblicazione in G. U. 27/12/2019, n. 52

Motivo della segnalazione

Il Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato, assieme ad altri articoli della stessa legge, l’art. 7 della legge reg. Basilicata n. 45 del 2018, il quale, al comma 2, assicura il patrocinio a spese della Regione a coloro che, vittime di un delitto contro il patrimonio o contro la persona, siano accusati di aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa, ovvero assolti per la sussistenza dell’esimente della legittima difesa. Lo stesso comma affida alla Giunta regionale la definizione, con apposito regolamento, dei criteri e delle modalità per l’accesso al patrocinio.

Sentenza n. 290/2019 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale
Deposito del 27/12/2019 – pubblicazione in G. U. 02/01/2020 n. 1

Motivo della segnalazione

Il Presidente del Consiglio dei ministri ha promosso questioni di legittimità costituzionale di alcune disposizioni della legge della Regione Lazio 22 ottobre 2018, n. 7 (Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale), in materia di aree naturali protette di interesse regionale.
Si considera, ai fini della presente segnalazione, l’impugnazione relativa all’art. 33, comma 1, lettera a), della legge reg. Lazio n. 7 del 2018, per violazione dell’art. 117, secondo comma, lettere l) e m), Cost. La norma regionale impugnata ha inserito l’art. 4-bis dopo l’art. 4 della legge della Regione Lazio 18 novembre 1999, n. 33.

Sentenza n. 10/2020 – giudizio sull’ammissibilità dei referendum
Deposito del 31/01/2020 – pubblicazione in G. U. 05/02/2020 n. 6

Motivo della segnalazione

Nell’autunno del 2019 era stato promosso un referendum abrogativo da parte di otto Consigli regionali (Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria). Oggetto di tale richiesta referendaria erano in particolare le due leggi elettorali del Senato e della Camera con l’obiettivo di eliminare la quota proporzionale, trasformando così il sistema elettorale interamente in un maggioritario a collegi uninominali. Inoltre, data l’esigenza anche in tal caso di ridisegnare i collegi, il quesito investiva anche (manipolandola fino a darne un senso diverso dalla ratio originaria) la delega conferita al Governo con la legge n. 51/2019 per la ridefinizione dei collegi in vista di una riduzione del numero dei parlamentari.

Fascicolo n. 2/2024

A quarant’anni della sentenza La Pergola

Giappichelli

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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