Rubriche

A.S. Doc. XVIII n. 15 

Motivi della segnalazione

Il 23 luglio 2013 la VIII Commissione Lavori pubblici e comunicazioni del Senato ha espresso un parere contrario ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona su una Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro normativo per l’accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti COM (2013) 296 def. Si tratta del settimo parere contrario reso dal Senato ai sensi del Protocollo n. 2 al Trattato di Lisbona, il primo nella XVII legislatura in corso.

L’adozione della proposta di regolamento (con il quale si intende istituire un quadro normativo comune in materia di accesso al mercato dei servizi portuali) viene ritenuta dal Senato in contrasto con il principio di sussidiarietà (in quando «non necessaria» e «non necessariamente foriera di un valore aggiunto al livello dell’Unione europea») e con il principio di proporzionalità. Sotto il primo punto di vista, il Senato sottolinea come la stessa relazione illustrativa alla proposta riconosca che «in Europea il settore portuale è molto eterogeneo e caratterizzato da una grande diversità per quanto riguarda tipologia e organizzazione» e che il regolamento «non ha l’obiettivo di proporre un modello uniforme per i porti». Tuttavia, rileva il Senato, tutto ciò appare in contraddizione con la scelta dello strumento del regolamento che, essendo immediatamente esecutivo e vincolato nella sua applicazione, non consente di graduare a sufficienza l’intervento normativo per tenere in giusta considerazione le notevoli differenze esistenti tra i vari Paesi. Sotto il secondo punto di vista, il Senato evidenzia come, anche ove si convenisse sull’opportunità di un intervento legislativo dell’Unione in materia, lo strumento del regolamento «appare eccessivo, in quanto […] le stesse finalità potrebbero essere realizzate con il ricorso a strumenti di “legislazione morbida” o soft law (quali linee guida o direttive)».

E.A.

A.S. Doc. XVIII n. 20 

Motivi della segnalazione

Il 7 agosto 2013 la 12ͣ Commissione Igiene e sanità del Senato ha espresso un «avviso parzialmente favorevole» in ordine al rispetto del principio di proporzionalità su una Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle tariffe pagabili all’Agenzia europea di farmacovigilanza relative ai medicinali per uso umano COM (2013) 472 def.

A.S. Doc. XVIII n. 27

Motivi della segnalazione

Il 22 ottobre 2013 l’11ͣ Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato ha espresso parere favorevole su una Proposta di regolamento del parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda la dotazione finanziaria del fondo sociale europeo per alcuni Stati membri COM (2013) 560 def. «malgrado la proposta risulti incompleta poiché non adeguatamente motivata la conformità ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità, che, in base all’articolo 5 del protocollo n. 2 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, è obbligatoria».

 

A.S. Doc. XVIII n. 10

Motivi della segnalazione

Il 26 giugno 2013 la 12ͣ Commissione Igiene e sanità del Senato ha espresso un parere favorevole con riferimento al principio di sussidiarietà «inteso in senso sostanziale» su una Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 528/2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi per quanto riguarda determinate condizioni per l’accesso al mercato COM (2013) 288 def., sottolineando tuttavia alcune criticità dello stesso sotto il profilo formale.

A.C. XIV Commissione resoconto sommario 1° ottobre 2013

Motivi della segnalazione

Il 1° ottobre 2013 nel corso dell’esame da parte della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera di due comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo ed al Consiglio Verso un’Unione economica e monetaria autentica ed approfondita COM (2013) 165 final (sulla creazione di uno strumento di convergenza e di competitività) e COM (2013) 166 final (sul coordinamento ex ante delle grandi riforme di politica economica previste), il gruppo parlamentare M5S ha presentato una proposta (nella quale si formula parere contrario) alternativa a quella del relatore.

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (luglio-ottobre 2013) meritano di essere segnalati, da un lato, la Relazione della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera sulla Relazione consuntiva del Governo sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2012; dall’altro, alcuni pareri su proposte di atti dell’Unione europea approvati dalle Commissioni parlamentari.

2. In particolare la Relazione della XIV Commissione suscita particolare interesse perché costituisce indirettamente la sede nella quale pare essere stato svolto da parte della Camera un primo bilancio sull’attuazione della  l. n. 234 del 2012, ossia la legge recante le nuove norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea (per una descrizione degli articoli della legge attinenti al ruolo del Parlamento cfr. nel n. 1/13 di questa Rubrica le schede relative a Il ruolo del Parlamento nelle nuove norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea (artt. 3-17, l. 24 dicembre 2012, n. 234)mentre per un commento più approfondito degli stessi cfr. A. Esposito, La legge 24 dicembre 2012, n. 234, sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. Parte I – Prime riflessioni sul ruolo delle Camere, in www.federalismi.it, n. 2/2013, nonché, con riferimento ad alcuni di essi, G. Piccirilli, Il ricorso alla legge per l’esercizio dei poteri “europei” da parte del Parlamento italiano. Spunti per una lettura costituzionalmente orientata, in www.osservatoriosullefonti.it, n. 2/2013).

Sentenza n. 160/2013 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 27/6/2013 – Pubblicazione in G.U. del 3/7/2013

Motivi della segnalazione

Con la sentenza n. 160/2013 la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 2, comma 1-ter, del decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125 (Misure urgenti per il settore dei trasporti e disposizioni in materia finanziaria), aggiunto dalla legge di conversione 1° ottobre 2010, n. 163, secondo il quale «L’articolo 45, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si interpreta nel senso che l’incarico onorario di esperto del servizio consultivo ed ispettivo tributario si intende in ogni caso cessato ad ogni effetto, sia giuridico sia economico, a decorrere dalla data di entrata in vigore della predetta disposizione».

Sentenza n. 220/2013 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 19 luglio 2013 - Pubblicazione in G. U. del 24 luglio 2013

Motivi della segnalazione

Nella sentenza n. 221/2013 la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 23, commi 14, 15, 16, 17, 18, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge n. 214 del 2011 19 e 20, del d.l. n. 201 del 2011.

Fascicolo n. 2/2024

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Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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