Con la sentenza n. 236 del 26 ottobre 2012 la Corte costituzionale si è pronunciata sulla conformità rispetto alla Costituzione dell'art. 8 della legge regionale pugliese n. 4/2010.
Rubriche
Con la sentenza n. 236 del 26 ottobre 2012 la Corte costituzionale si è pronunciata sulla conformità rispetto alla Costituzione dell'art. 8 della legge regionale pugliese n. 4/2010.
Sentenza n. 50/2013 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale
Deposito del 28 marzo 2013 – Pubblicazione in G.U. del 3 aprile 2013
Motivi della segnalazione
Nella sentenza n. 50/2013 la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di vari commi dell'art. 1 della legge della Regione Abruzzo 12 aprile 2011, n. 9, recante «Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo».
Sentenza n. 80/2013 – Giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale
Deposito del 03/05/2013 - Pubblicazione in G.U. 08/05/2013
Motivi della segnalazione
La Corte esclude che l'art. 105 della legge della Regione Sicilia 12 maggio 2010, n. 11, prevedendo che, fino all'entrata in vigore di un nuovo regolamento regionale in materia di promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, si applichi un già vigente Decreto del Presidente della Regione (di emanazione di una Delibera della Giunta recante le Linee Guida al Piano energetico ambientale della Regione siciliana) - abbia «legificato» (conferito rango di fonte primaria) a tale ultimo atto di natura regolamentare in forza di un «rinvio recettizio o materiale» secondo quanto era stato invece sostenuto dai giudici remittenti (Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana e TAR per la Sicilia).
Con questo fascicolo della Rivista si inizia una nuova Rassegna di norme regionali che ha come obiettivo quello di analizzare il modo in cui determinati settori, attribuiti alla competenza concorrente o residuale delle Regioni, sono disciplinati da esse.
A differenza delle precedenti Rubriche, in cui erano state analizzate le leggi di attuazione degli statuti regionali, in questa ulteriore indagine si vuole individuare, innanzitutto, la tipologia di atti utilizzati nelle singole materie, verificando così i diversi strumenti che le regioni hanno ritenuto utile adottare ed in secondo luogo la diversità o meno di disciplina fra le varie regioni.
Si vuole, in questo modo, dare un servizio al lettore al fine di racchiudere in un'unica scheda tutti gli atti normativi che regolano una determinata materia nelle regioni italiane, includendo non solo le leggi ed i regolamenti, ma anche tutti gli atti che abbiano un contenuto normativo, indipendentemente dalla forma usata, e che chiariscano i termini della disciplina del settore.
Procedendo ad una breve analisi delle legislazioni regionali in materia di ricerca, si ritiene opportuno, anzitutto, osservare che circa la metà delle regioni italiane ha menzionato espressamente la ricerca scientifica nel proprio statuto, talvolta abbinandola alla differente ma connessa nozione di innovazione. È il caso, ad esempio, dello statuto della Regione Lombardia, il cui art. 10 è rubricato, appunto, "Ricerca e innovazione". Le altre regioni, invece, omettono qualsiasi riferimento esplicito.
Nel periodo compreso tra i mesi di marzo e giugno, l'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato ha adottato molti provvedimenti; in questa nota analizzeremo i più interessanti, articolando la descrizione ratione materiae.
Aggiornato al 19.06.2012
Nel periodo di riferimento, il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato due autorizzazioni generali: Autorizzazione al trasferimento di dati personali dal territorio dello Stato verso la Nuova Zelanda, (G. U. 78 del 3 aprile 2013); Autorizzazione al trasferimento di dati personali dal territorio dello Stato verso la Repubblica orientale dell'Uruguay, (G. U. n. 78 del 3 aprile 2013), a seguito delle decisioni della Commissione europea (2013/65/UE per la Nuova Zelanda e 2012/484/UE per la Repubblica orientale dell'Uruguay) che hanno accertato l'adeguatezza della tutela dei dati personali al fine di consentire il trasferimento dall'Unione europea.
Nel periodo di riferimento considerato (Marzo 2013 - Giugno 2013), l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato alcune rilevanti delibere di carattere regolamentare, di cui si illustreranno i tratti essenziali.
Nel corso degli ultimi quattro mesi, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha adottato un regolamento e due determinazioni; nelle conclusioni di questa nota, si farà cenno anche ad un'interessante segnalazione del 27 marzo 2013.
Scadenza domande: 8 novembre 2024
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