Raccordi parlamentari Italia-UE

Rubriche

Nei mesi luglio-ottobre 2014 il Consiglio provinciale della Provincia Autonoma di Trento ha adottato 6 leggi provinciali, fra le quali si segnalano:

Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8

Modificazioni della legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1, relative all'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), e della legge provinciale di contabilità 1979, relative alle operazioni di cessione dei crediti

La legge provinciale ha stabilito una riduzione dell'addizionale regionale all'IRPEF per la Provincia Autonoma di Trento pari a 0,73 punti percentuali, per il periodo d'imposta 2014 e a beneficio di tutti coloro che hanno un reddito imponibile non superiore ad euro 15.000.

Con delibera del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2014, il Governo ha impugnato la legge della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia del 28 marzo 2014, n. 5 rubricata “Disposizioni urgenti in materia di OGM e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 (Norme in materia di risorse forestali)”.

La legge in esame, in attuazione della competenza regionale in materia di agricoltura e foreste (art. 4 dello Statuto di autonomia), ha modificato l’art. 16 della l. r. n. 9/2007, introducendo la seguente disposizione: “[…]è ammesso il reimpiego nel ciclo colturale di provenienza dei residui ligno-cellulosici derivanti da attività selvicolturali di cui all'articolo 14, comma 1, lettera a), da potature, ripuliture o da altri interventi agricoli e forestali, previo rilascio, triturazione o abbruciamento in loco, entro 250 metri dal luogo di produzione, purché il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale, tramite distribuzione, come sostanze concimanti o ammendanti e lo spessore del materiale distribuito non superi i 15 centimetri nel caso della triturazione e i 5 centimetri nel caso delle ceneri”.

Nel corso del periodo gennaio-giugno 2014 il Consiglio provinciale ha approvato 3 leggi, tra le quali si segnala:

Legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3

“Istituzione dell’imposta municipale immobiliare (IMI)” 

La Provincia autonoma di Bolzano, ai sensi dell’art. 80 del proprio Statuto di autonomia, a decorrere dall’anno 2014, istituisce l’imposta municipale immobiliare (IMI). Essa sostituisce integralmente sul territorio provinciale le imposte comunali immobiliari istituite con leggi statali, anche relative alla copertura dei servizi indivisibili. La legge non comporta oneri a carico del bilancio statale. La neutralità finanziaria per il bilancio dello Stato è assicurata secondo quanto disposto dall'articolo 1, comma 521, della legge 27 dicembre 2013, n. 147.

La legge definisce gli ambiti demandati all’autonomia regolamentare dei comuni (art. 2); il presupposto impositivo (art. 3); fornisce le definizioni necessarie ai fini dell’applicazione dell’imposta (artt. 4 e 5); identifica i soggetti passivi e attivo dell’imposta (artt. 6 e 7), nonché la base imponibile; provvede alla determinazione dell’aliquota (art. 9); stabilisce detrazioni ed esenzioni (artt. 10 e 11); disciplina le varie fasi del procedimento (dichiarazioni, versamenti, accertamento, riscossione coattiva, sanzioni ed interessi, rimborsi e contenzioso: artt. 12-18). 

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Nei mesi gennaio-giugno 2014 il Consiglio provinciale della Provincia Autonoma di Trento ha adottato 5 leggi provinciali, fra le quali si segnalano:

Legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4

Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013

La legge introduce una disciplina degli obblighi di trasparenza concernenti l'organizzazione e l'attività della Provincia, delle sue agenzie e dei suoi enti strumentali pubblici e privati e delle modalità per la loro realizzazione. La trasparenza dell'organizzazione e dell'attività amministrativa è assicurata mediante la pubblicazione nel sito istituzionale dei dati, dei documenti e delle informazioni secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione. Fra i documenti resi pubblici, secondo diverse forme, l'anagrafe degli interventi finanziari provinciali, gli incarichi retribuiti di studio, di ricerca, di consulenza e di collaborazione conferiti a soggetti esterni; gli incarichi per la rappresentanza in giudizio, per il patrocinio dell'amministrazione le nomine di consulenti tecnici di parte e gli incarichi per il ricorso alle funzioni notarili; incarichi per l'esecuzione di lavori pubblici. A fronte di una richiesta di accesso ai documenti da parte del cittadino, eventuali mancate risposte, diniego o differimento dell’accesso, legittimeranno il richiedente a rivolgersi al difensore civico.

Per verificare l’applicazione di disposizioni provinciali e statali in materia di trasparenza, è stata istituita al figura del responsabile della trasparenza, nominato dalla Giunta provinciale e individuato tra alcuni dirigenti 

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Nel corso del periodo gennaio-giugno 2014 il Consiglio provinciale ha approvato 3 leggi, tra le quali si segnala:

Legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3

“Istituzione dell’imposta municipale immobiliare (IMI)” 

La Provincia autonoma di Bolzano, ai sensi dell’art. 80 del proprio Statuto di autonomia, a decorrere dall’anno 2014, istituisce l’imposta municipale immobiliare (IMI). Essa sostituisce integralmente sul territorio provinciale le imposte comunali immobiliari istituite con leggi statali, anche relative alla copertura dei servizi indivisibili. La legge non comporta oneri a carico del bilancio statale. La neutralità finanziaria per il bilancio dello Stato è assicurata secondo quanto disposto dall'articolo 1, comma 521, della legge 27 dicembre 2013, n. 147.

La legge definisce gli ambiti demandati all’autonomia regolamentare dei comuni (art. 2); il presupposto impositivo (art. 3); fornisce le definizioni necessarie ai fini dell’applicazione dell’imposta (artt. 4 e 5); identifica i soggetti passivi e attivo dell’imposta (artt. 6 e 7), nonché la base imponibile; provvede alla determinazione dell’aliquota (art. 9); stabilisce detrazioni ed esenzioni (artt. 10 e 11); disciplina le varie fasi del procedimento (dichiarazioni, versamenti, accertamento, riscossione coattiva, sanzioni ed interessi, rimborsi e contenzioso: artt. 12-18). 

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Nei mesi gennaio-giugno 2014 il Consiglio provinciale della Provincia Autonoma di Trento ha adottato 5 leggi provinciali, fra le quali si segnalano:

Legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4

Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013

La legge introduce una disciplina degli obblighi di trasparenza concernenti l'organizzazione e l'attività della Provincia, delle sue agenzie e dei suoi enti strumentali pubblici e privati e delle modalità per la loro realizzazione. La trasparenza dell'organizzazione e dell'attività amministrativa è assicurata mediante la pubblicazione nel sito istituzionale dei dati, dei documenti e delle informazioni secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione. Fra i documenti resi pubblici, secondo diverse forme, l'anagrafe degli interventi finanziari provinciali, gli incarichi retribuiti di studio, di ricerca, di consulenza e di collaborazione conferiti a soggetti esterni; gli incarichi per la rappresentanza in giudizio, per il patrocinio dell'amministrazione le nomine di consulenti tecnici di parte e gli incarichi per il ricorso alle funzioni notarili; incarichi per l'esecuzione di lavori pubblici. A fronte di una richiesta di accesso ai documenti da parte del cittadino, eventuali mancate risposte, diniego o differimento dell’accesso, legittimeranno il richiedente a rivolgersi al difensore civico.

Per verificare l’applicazione di disposizioni provinciali e statali in materia di trasparenza, è stata istituita al figura del responsabile della trasparenza, nominato dalla Giunta provinciale e individuato tra alcuni dirigenti 

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Con delibera del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2014, il Governo ha impugnato la legge della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia del 28 marzo 2014, n. 5 rubricata “Disposizioni urgenti in materia di OGM e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 (Norme in materia di risorse forestali)”.

La legge in esame, in attuazione della competenza regionale in materia di agricoltura e foreste (art. 4 dello Statuto di autonomia), ha modificato l’art. 16 della l. r. n. 9/2007, introducendo la seguente disposizione: “[…]è ammesso il reimpiego nel ciclo colturale di provenienza dei residui ligno-cellulosici derivanti da attività selvicolturali di cui all'articolo 14, comma 1, lettera a), da potature, ripuliture o da altri interventi agricoli e forestali, previo rilascio, triturazione o abbruciamento in loco, entro 250 metri dal luogo di produzione, purché il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale, tramite distribuzione, come sostanze concimanti o ammendanti e lo spessore del materiale distribuito non superi i 15 centimetri nel caso della triturazione e i 5 centimetri nel caso delle ceneri”.

Con delibera del 21 marzo 2014 il Governo ha impugnato la legge della Regione Sardegna del 21 gennaio 2014, n. 7 recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2014)".

L'art. 1, comma 1, della citata legge regionale è stato ritenuto in contrasto con il principio di gerarchia delle fonti e costituzionalmente illegittimo sotto diversi profili.

La norma dispone, infatti, che, tra le entrate tributarie spettanti alla Regione, devono essere ricomprese anche le "imposte di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati generate nel territorio dello Stato".

Con delibera del 17 gennaio 2014 il Governo ha impugnato la legge della Regione Sardegna del 15 gennaio 2014, n. 4 recante disposizioni per l'"Istituzione dell'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (ARBAM)".

L'art 13, comma 3, della citata legge, contenente la disciplina inerente il personale dipendente dell'ARBAM, è stato ritenuto costituzionalmente illegittimo per violazione degli articoli 97 e 117, lettera l) della Costituzione.

In questo numero dell'Osservatorio riportiamo in formato pdf il testo del fascicolo n. 2/2014 della collana "Appunti del Comitato per la legislazione". I fascicoli presentano i dati relativi alla produzione normativa di rango primario, con un aggiornamento quadrimestrale.

La prima parte del presente fascicolo contiene una ricognizione dell'attività legislativa nei primi quattordici mesi e mezzo della XVII legislatura (aggiornata al 31 maggio 2014).

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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