Raccordi parlamentari Italia-UE

Rubriche

Il 31 marzo scorso è stato approvato il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione legislativa e amministrativa promossa dalla Commissione parlamentare per la semplificazione, che presenta almeno due profili di interesse.

1. Il primo, è dato dal documento depositato dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome il 16 gennaio 2014 che contiene dieci pagine di considerazioni generali, seguite da relazioni delle singole Regioni e Province autonome (16 su 21) che fanno il punto su cosa le Regioni e le Province autonome hanno fatto e stanno facendo in materia di semplificazione, colmando così una lacuna segnalata nel 2012 nel libro curato da Luciano Vandelli (Il governo delle Regioni: sistemi politici, amministrazioni, autonomie speciali, Il Mulino, p. 147).

La qualità della normazione fa passi avanti.  A leggere la gazzetta ufficiale e i bollettini regionali non sembrerebbe, ma i fatti sotto riportati sembrano giustificare un po’ di ottimismo.

  1. 1.Sul finire del 2013 è stato pubblicato un libro da titolo: “Teoria e tecnica legislativa nel sistema costituzionale”, di Enrico Albanesi, con prefazione di Paolo Carnevale (editoriale scientifica) che definisce il libro un ottimo manuale che colma un’evidente lacuna dopo circa dieci anni dal volume di Rodolfo Pagano.

Nel volume si parla di drafting, di ATN, di AIR e di VIR e, nelle conclusioni, si indicano possibili rimedi, in genere condivisibili, che non anticipiamo  per invogliare alla lettura di questo chiaro e completo manuale.    

Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea – dimensione parlamentare

Motivi della segnalazione 

Nell’ambito della presidenza semestrale italiana del Consiglio dell’Unione europea si sono svolte presso il Parlamento italiano alcune conferenze e riunioni europee. Si tratta della Conferenza dei Presidenti degli organi parlamentari specializzati negli affari europei dei Parlamenti dell'UE (17-18 luglio 2014), la Conferenza interparlamentare di cui all'art. 13 del Trattato cosiddetto Fiscal Compact (29-30 settembre 2014), la Riunione dei Presidenti delle Commissioni dei Parlamenti dell’Unione europea e del Parlamento europeo competenti in materia di diritti fondamentali (13-14 ottobre 2014) e la Riunione dei Presidenti delle Commissioni dei Parlamenti dell’Unione europea e del Parlamento europeo competenti in materia di agricoltura (26-27 ottobre 2014).

A.C., Risoluzione Speranza ed altri 6-00088

Allegato A Resoconto stenografico seduta Camera dei deputati 22 ottobre 2014, n. 315

A.S., Risoluzione Zanda ed altri ed altri 6-00068

Allegato A Resoconto stenografico seduta Senato della Repubblica 22 ottobre 2014, n. 336 

Motivi della segnalazione 

Il 22 ottobre 2014 il Presidente del Consiglio dei ministri ha reso comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 23-24 ottobre 2014 (l’ultimo sotto la Presidenza di Van Rompuy e con la Commissione a guida Barroso). In particolare ha esposto la posizione del Governo sul c.d. pacchetto Clima-Energia 2030 e sulle misure da adottare in relazione alla situazione economica.

COM (2014) 506 final

COM (2014) 507 final

Motivi della segnalazione

La 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato e la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera hanno iniziato l’esame della Relazione annuale 2013 della Commissione europea in materia di sussidiarietà e proporzionalità COM (2014) 506 final e della Relazione annuale 2013 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM (2014) 507 final.

XVII leg., Doc. XXIV n. 35, 24 settembre 2014

Motivi della segnalazione

La 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ha adottato una risoluzione con la quale propone in via sperimentale, congiuntamente alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, alcuni strumenti ai fini di una razionalizzazione ed implementazione della cooperazione con le Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito del dialogo politico e del controllo sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Le proposte sono le seguenti: (a) l’audizione di rappresentanti della Conferenza presso la 14ª Commissione per la discussione dei dossier europei a carattere generale ritenuti di interesse comune; (b) l’audizione informale di rappresentanti della Conferenza presso la 14ª Commissione prima delle riunioni in cui siano discusse tematiche di interesse comune; (c) l’individuazione di una procedura standard che consenta alle Assemblee legislative di essere informate preventivamente in merito al calendario delle sedute della 14ª Commissione, così da permettere ad esse di far pervenire le proprie osservazioni e le proprie proposte, ai sensi degli art. 8, comma 3, art. 9, comma 2, e art. 25 della legge n. 234 del 2012, in tempo utile per l’esame parlamentare; (d) l’impegno della 14ª Commissione a dare evidenza, nelle proprie deliberazioni sulle singole proposte europee, dei punti qualificanti sollevati dalle Assemblee legislative; (e) l’organizzazione da parte della 14ª Commissione e della Conferenza, all’inizio dell’anno, di un incontro di programmazione e confronto politico sui principali temi di interesse comune.

XVII leg., A.C. 2613

Motivi della segnalazione

Il Senato della Repubblica l’8 agosto 2014 ha approvato in prima deliberazione il disegno di legge costituzionale recante Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Il disegno di legge è stato trasmesso alla Camera dove è iniziata la discussione generale in Commissione Affari costituzionali (A.C. 2613).

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (1° luglio-31 ottobre 2014) si segnala principalmente l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge di revisione della Costituzione, ora in discussione alla Camera (A.C. 2613), volto a superare il bicameralismo paritario. Per quanto qui interessa, paiono meritevoli di segnalazione le disposizioni in esso contenute riguardanti i raccordi con l’Unione europea.

Nel contesto del nuovo bicameralismo non più paritario prefigurato nella riforma costituzionale, il disegno di legge individua tra le specifiche funzioni del Senato della Repubblica quella di «esercita[re] funzioni di raccordo tra l’Unione europea, lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica» (per alcuni giudizi espressi dalla dottrina sul punto, cfr. infra la relativa scheda).

A.C., Risoluzione Speranza ed altri 6-00056

Allegato A Resoconto stenografico seduta Camera dei deputati 19 marzo 2014, n. 193

A.S., Risoluzione Zanda ed altri 6-00042

Allegato A Resoconto stenografico seduta Senato della Repubblica 19 marzo 2014, n. 213

Motivi della segnalazione

Il 19 marzo 2014 il Presidente del Consiglio dei ministri ha reso comunicazioni alla Camera ed al Senato in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20-21 marzo 2014 avente ad oggetto i temi della competitività, della crescita e dell’occupazione, nonché le vicende della crisi ucraina. A ciò si sono aggiunte alcune riflessioni del Presidente del Consiglio sullo stato dell’economia e della finanza pubblica italiana (tema indirettamente oggetto del Consiglio europeo stesso). Al termine delle comunicazioni del Presidente del Consiglio, la Camera dei deputati (con la risoluzione Speranza ed altri 6-00056) ed il Senato della Repubblica (con la risoluzione Zanda ed altri 6-00042) hanno approvato alcuni indirizzi rivolti al Governo in vista del Consiglio europeo.

Introduzione

1. Il 1° luglio 2014 l’Italia ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione europea. In tale quadro sembrano meritevoli di particolare menzione nel quadrimestre esaminato (1° marzo-30 giugno 2014) le risoluzioni adottate da Camera e Senato sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 26 e 27 giugno 2014 e sulle linee programmatiche del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea (cfr. infra la relativa scheda). Il peculiare contesto nel quale si viene a collocare il semestre di presidenza italiana (che giunge dopo le prime elezioni per il Parlamento europeo svoltesi dopo il diffondersi in Europa della crisi economica nel 2010-2011) e l’annuncio da parte del Presidente del Consiglio di voler contribuire ad imprimere una svolta nell’azione dell’Unione europea avente ad oggetto le politiche economiche e di bilancio degli Stati membri, paiono rendere particolarmente significativi gli indirizzi che le Camere hanno rivolto al Governo nell’approvare le due risoluzioni.

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