Raccordi parlamentari Italia-UE

Rubriche

XVIII leg., A.C, XI Commissione, res. som., seduta del 15 aprile 2021, p. 1 ss.

Motivi della segnalazione

Pur non ravvisando criticità sul fronte del rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, il 15 aprile 2021 la Commissione (XI) Lavoro pubblico e privato della Camera ha approvato una serie di rilievi puntuali alla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea (COM(2020) 682 final) (doc. XVIII, n. 28).

Tra giugno e ottobre 2021 diverse sono state le iniziative assunte dalla Camera dei deputati per la partecipazione agli affari europei. Tra queste, va senz’altro menzionato lo svolgimento da parte della XIV Commissione di una indagine conoscitiva, tutt’ora in corso, sugli strumenti per la prevenzione e la riduzione delle procedure di infrazione a carico dell'Italia. Inoltre, la medesima Commissione parlamentare e la III Commissione si sono espresse, rispettivamente, con un parere e con un documento finale sul Piano d'azione dell'Unione europea sulla parità di genere III – Un'agenda ambiziosa per la parità di genere e l'emancipazione femminile nell'azione esterna dell'UE (JOIN(2020)17) e sul «Partenariato rinnovato con il vicinato meridionale - Una nuova agenda per il Mediterraneo» (JOIN(2021) 2 final) (cfr. in particolare, i pareri favorevoli con osservazioni della XIV Commissione, del 28 luglio 2021 e del 3 agosto 2021).
Al Senato, la 14a Commissione permanente ha attivato la procedura di Dialogo politico in relazione ad una iniziativa della Commissione europea in materia di unione doganale.
Da segnalare, infine, la conclusione dell’iter di conversione del decreto-legge n. 77 del 2021 (c.d. “decreto semplificazioni”). Le modifiche introdotte in sede di conversione si sono proposte infatti di rafforzare i poteri di monitoraggio delle Camere in relazione all’attuazione del PNRR, anche al fine di garantire il rispetto del calendario concordato in sede europea.

XVIII leg., A.C., IX Commissione, res. som., seduta del 10 maggio 2021, p. 1 ss.

Motivi della segnalazione

Il documento finale (doc. XVIII, n. 29) approvato dalla Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati il 10 maggio 2021 (secondo l’art. 127 r.C.) sul Libro Bianco sull’intelligenza artificiale (COM(2020) 65 final), sulla Strategia europea per i dati (COM(2020)66 final) e sulla Comunicazione su “Plasmare il futuro digitale dell’Europa” (COM(2020)67 final) fornisce, diversi mesi dopo l’adozione di questi documenti, una serie di indirizzi per la redazione di future iniziative legislative europee in tema e per la modifica di alcune proposte in corso d’esame.

Camera dei deputati, XVIII leg., Bollettino delle Giunte e delle Commissioni n. 611, resoconto sommario della seduta della IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni del 23 giugno 2021, Allegati 4 e 5.

Motivi della segnalazione

Il 23 giugno 2021, la IX Commissione Trasporti, 23 giugno, ha adottato due documenti finali (ex art. 127 reg. Cam.), tra loro tematicamente collegati, rispettivamente sulla Proposta di Regolamento relativo a un mercato unico dei servizi digitali (c.d. “legge” sui servizi digitali) COM(2020) 825 final e sulla Proposta di Regolamento relativo a mercati equi e contendibili nel settore digitale (c.d. “legge” sui mercati digitali) (COM(2020) 842 final.

Tra fine ottobre e inizio marzo 2021 le due Camere del Parlamento italiano hanno svolto una intensa attività di controllo su documenti di consultazione e proposte legislative europee, con l’approvazione di numerosi atti di indirizzo, risoluzioni (al Senato), e documenti finali (alla Camera). Sono stati interessati temi come: il sostegno all’occupazione giovanile; la tutela dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione a prodotti cancerogeni; le nuove iniziative in materia di Cielo unico europeo (in questi ultimi due casi è stata ravvisata dalla XIV Commissione del Senato una violazione del principio di proporzionalità); la definizione di processi decisionali più democratici in tema di politica fiscale europea; la Strategia europea per il sostegno all’agricoltura sostenibile; le misure di carattere finanziario di sostegno alla ripresa economica. In aggiunta a ciò, è stato avviato, ed è tuttora in corso, l’esame parlamentare della proposta di Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.

Camera dei deputati, XVIII leg., Bollettino delle Giunte e delle Commissioni n. 619, resoconto sommario della seduta della XIV Commissione Politiche dell’Unione europea del 7 luglio 2021, Allegato.

Motivi della segnalazione

Nel quadro del dialogo politico con la Commissione europea, la XIV Commissione della Camera si è pronunciata ai sensi dell’art. 127 r.C. sulla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi (COM(2021)93 final). Adottando un parere favorevole con osservazioni, la Commissione Politiche dell’Unione europea ha rivolto un invito alla Commissione di merito, la XI Lavoro, presso cui l’esame del provvedimento è ancora in corso, affinchè valuti l’opportunità di segnalare nelle competenti sedi europee alcuni interventi migliorativi al testo dell’art. 4 della Proposta.

Motivo della segnalazione

L’art. 1 della legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 (c.d. “decreto semplificazioni”) è intervenuto per rafforzare il ruolo delle Camere nell’ambito dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Tali modifiche fanno seguito all’approvazione, sia alla Camera sia al Senato, di due risoluzioni che – pur esprimendo valutazioni nel complesso favorevoli rispetto al PNRR presentato dal Governo – hanno evidenziato l’esigenza di un rafforzamento degli strumenti di controllo parlamentare in materia (cfr. la segnalazione in questa rubrica: Oss. fonti, 2, 2021).

XVIII leg., A.S., res. int., seduta del 7 settembre 2021, p. 1 ss.

Motivo della segnalazione

Nel corso della seduta del 7 settembre 2021, la 14a Commissione permanente del Senato “Politiche dell’Unione europea” ha concluso l’esame, ai sensi dell’art. 35, c. 1 Reg. Sen., e per gli effetti di cui all’art. 50, c. 2 Reg. Sen., dell’Atto su “Le possibili iniziative legislative della Commissione europea sulla delimitazione del territorio doganale dell’Unione europea”.
Nell’ambito di tale esame, anche su sollecitazione del Consiglio regionale della Regione Friuli-Venezia Giulia, e con il parere favorevole del Governo, la Commissione ha deciso di proporre una modifica dell’art. 4 del regolamento (UE) n. 952/2013. L’intervento prospettato mira a mutare l’attuale status doganale del Porto Libero di Trieste da «regime di zona franca europea» a quello di «luogo escluso dal territorio doganale dell’UE». A tale scopo ha attivato la procedura di Dialogo politico ai sensi dell’art. 7 della legge n. 24 del 2012, adottando un’apposita risoluzione (Doc. XXIV, n. 51).

 

Aggiornato al 10.11.2020

  1. Regolamento POG

E’ stato adottato dall’Istituto il Regolamento n. 45 del 4 agosto 2020[1], recante disposizioni in materia di requisiti di governo e controllo dei prodotti assicurativi ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - Codice delle assicurazioni private - e successive modifiche e integrazioni.

La disciplina normativa della materia nasce dalla direttiva (UE) 2016/97 (Insurance Distribution Directive, cd. IDD) che, nell’ambito di un ampio intervento di refusione (quindi di modifica, integrazione e sostituzione) della precedente direttiva 2002/92/CE sull’intermediazione assicurativa (Insurance Mediation Directive, cd IMD), ha, fra l’altro, ritenuto opportuno introdurre la necessità di adottare un “processo di approvazione per ciascun prodotto assicurativo o per ogni modifica significativa di un prodotto assicurativo esistente, prima che sia commercializzato o distribuito ai clienti” (art. 25).

Aggiornato al 30.09.2020

  1. Modifiche al Regolamento intermediari relativamente agli obblighi di informazione e alle norme di comportamento per la distribuzione di prodotti di investimento assicurativi, in recepimento della direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (IDD)

In data 29 luglio 2020, la Consob ha approvato la delibera n. 21466 con la quale ha apportato al Regolamento intermediari, adottato con delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018, le modifiche necessarie ai fini del recepimento a livello domestico alla Direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (“IDD”) (la Relazione illustrativa contenente gli esiti della consultazione, svoltasi tra il 23 settembre e il 15 novembre 2019, è disponibile nella sezione del sito della Consob dedicata alle consultazioni concluse, mentre la delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 201, del 12 agosto 2020).

L’IDD è una direttiva di armonizzazione minima, volta a ravvicinare le disposizioni nazionali degli Stati membri concernenti l’avvio e lo svolgimento dell’attività di distribuzione assicurativa e riassicurativa dei prodotti assicurativi. La direttiva attribuisce agli Stati membri la facoltà di prevedere requisiti più rigorosi, sia con riguardo alla disciplina applicabile alla distribuzione della generalità dei prodotti assicurativi, sia in relazione alla disciplina specifica della distribuzione dei prodotti di investimento assicurativi (“IBIP”).

In ambito domestico, l’attuazione dell’IDD sul piano della normativa primaria è avvenuta tramite il decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68, che ha modificato e integrato il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (“TUF”), e il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle Assicurazioni Private, “CAP”).

Aggiornato al 30.06.2020

Rubrica a cura di Giusto Puccini

Scheda di Michele Cossa

 

  1. La Pandemia da COVID-19 e gli interventi a livello sovranazionale e nazionale delle Autorità del settore bancario

Il periodo di riferimento è stato caratterizzato da numerosi interventi delle Autorità del settore bancario – ai vari livelli, sovranazionale e nazionale, in cui si articola ormai la regolazione e la vigilanza del settore – destinati a fronteggiare tempestivamente ed efficacemente le conseguenze della pandemia da COVID-19. Il progressivo diffondersi del contagio, infatti, unito a misure pubbliche di rigore senza precedenti, adottate dalla gran parte degli Stati, ha evidenziato sin da subito la necessità di agire senza ritardo al fine di contenere le refluenze negative sull’economia e, nello specifico, sul sistema bancario e finanziario.

Osservatorio sulle fonti

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