Rubriche

Introduzione

1. Nel quadrimestre esaminato (1° luglio-31 ottobre 2014) si segnala principalmente l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge di revisione della Costituzione, ora in discussione alla Camera (A.C. 2613), volto a superare il bicameralismo paritario. Per quanto qui interessa, paiono meritevoli di segnalazione le disposizioni in esso contenute riguardanti i raccordi con l’Unione europea.

Nel contesto del nuovo bicameralismo non più paritario prefigurato nella riforma costituzionale, il disegno di legge individua tra le specifiche funzioni del Senato della Repubblica quella di «esercita[re] funzioni di raccordo tra l’Unione europea, lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica» (per alcuni giudizi espressi dalla dottrina sul punto, cfr. infra la relativa scheda).

XVII leg., A.C. 2613

Motivi della segnalazione

Il Senato della Repubblica l’8 agosto 2014 ha approvato in prima deliberazione il disegno di legge costituzionale recante Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Il disegno di legge è stato trasmesso alla Camera dove è iniziata la discussione generale in Commissione Affari costituzionali (A.C. 2613).

XVII leg., Doc. XXIV n. 35, 24 settembre 2014

Motivi della segnalazione

La 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ha adottato una risoluzione con la quale propone in via sperimentale, congiuntamente alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, alcuni strumenti ai fini di una razionalizzazione ed implementazione della cooperazione con le Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito del dialogo politico e del controllo sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Le proposte sono le seguenti: (a) l’audizione di rappresentanti della Conferenza presso la 14ª Commissione per la discussione dei dossier europei a carattere generale ritenuti di interesse comune; (b) l’audizione informale di rappresentanti della Conferenza presso la 14ª Commissione prima delle riunioni in cui siano discusse tematiche di interesse comune; (c) l’individuazione di una procedura standard che consenta alle Assemblee legislative di essere informate preventivamente in merito al calendario delle sedute della 14ª Commissione, così da permettere ad esse di far pervenire le proprie osservazioni e le proprie proposte, ai sensi degli art. 8, comma 3, art. 9, comma 2, e art. 25 della legge n. 234 del 2012, in tempo utile per l’esame parlamentare; (d) l’impegno della 14ª Commissione a dare evidenza, nelle proprie deliberazioni sulle singole proposte europee, dei punti qualificanti sollevati dalle Assemblee legislative; (e) l’organizzazione da parte della 14ª Commissione e della Conferenza, all’inizio dell’anno, di un incontro di programmazione e confronto politico sui principali temi di interesse comune.

COM (2014) 506 final

COM (2014) 507 final

Motivi della segnalazione

La 14ª Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato e la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera hanno iniziato l’esame della Relazione annuale 2013 della Commissione europea in materia di sussidiarietà e proporzionalità COM (2014) 506 final e della Relazione annuale 2013 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM (2014) 507 final.

A.C., Risoluzione Speranza ed altri 6-00088

Allegato A Resoconto stenografico seduta Camera dei deputati 22 ottobre 2014, n. 315

A.S., Risoluzione Zanda ed altri ed altri 6-00068

Allegato A Resoconto stenografico seduta Senato della Repubblica 22 ottobre 2014, n. 336 

Motivi della segnalazione 

Il 22 ottobre 2014 il Presidente del Consiglio dei ministri ha reso comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 23-24 ottobre 2014 (l’ultimo sotto la Presidenza di Van Rompuy e con la Commissione a guida Barroso). In particolare ha esposto la posizione del Governo sul c.d. pacchetto Clima-Energia 2030 e sulle misure da adottare in relazione alla situazione economica.

Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea – dimensione parlamentare

Motivi della segnalazione 

Nell’ambito della presidenza semestrale italiana del Consiglio dell’Unione europea si sono svolte presso il Parlamento italiano alcune conferenze e riunioni europee. Si tratta della Conferenza dei Presidenti degli organi parlamentari specializzati negli affari europei dei Parlamenti dell'UE (17-18 luglio 2014), la Conferenza interparlamentare di cui all'art. 13 del Trattato cosiddetto Fiscal Compact (29-30 settembre 2014), la Riunione dei Presidenti delle Commissioni dei Parlamenti dell’Unione europea e del Parlamento europeo competenti in materia di diritti fondamentali (13-14 ottobre 2014) e la Riunione dei Presidenti delle Commissioni dei Parlamenti dell’Unione europea e del Parlamento europeo competenti in materia di agricoltura (26-27 ottobre 2014).

Nei mesi luglio-ottobre 2014 il Consiglio provinciale della Provincia Autonoma di Trento ha adottato 6 leggi provinciali, fra le quali si segnalano:

Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8

Modificazioni della legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1, relative all'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), e della legge provinciale di contabilità 1979, relative alle operazioni di cessione dei crediti

La legge provinciale ha stabilito una riduzione dell'addizionale regionale all'IRPEF per la Provincia Autonoma di Trento pari a 0,73 punti percentuali, per il periodo d'imposta 2014 e a beneficio di tutti coloro che hanno un reddito imponibile non superiore ad euro 15.000.

Dall'inizio dell'anno il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato 8 leggi provinciali. Del periodo più recente (giugno-ottobre 2014) si segnalano:

Legge provinciale 21 luglio 2014, n. 51.

Interpretazione autentica dell'articolo 3, comma 8, della legge provinciale 8 maggio 2013, n. 5, recante "Disposizioni sull'elezione del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano e sulla composizione e formazione della Giunta provinciale".

Con delibera del 10 settembre 2014 il Governo ha impugnato la legge della Regione Valle d'Aosta n. 5 del 30 giugno 2014 per asserito contrasto con le disposizioni costituzionali in tema di riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni.

L'articolo 5 della legge in parola, attribuendo alla Giunta regionale - sentite le Commissioni consiliari competenti e d'intesa con il Consiglio permanente degli enti locali (CPEL) - il compito di definire i modelli tariffari del ciclo idrico relativi all'acquedotto e alla fognatura, violerebbe la potestà legislativa dello Stato, dovendosi ricondurre la competenza in parola tra le materie "tutela della concorrenza" (Art, 117, comma 2, lett .e)) e "tutela dell'ambiente" (articolo 117, comma 2 lett. s)) di competenza legislativa esclusiva statale.

Fascicolo n. 3/2023

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